Addio abilitazioni ed esami di Stato per tutte le professioni (che lo vorranno)

Antonio Cosenza

16/06/2021

Tutti gli ordini professionali, se lo vorranno, potrebbero avere una laurea abilitante. Addio all’esame di Stato successivo per abilitarsi alla professione?

Addio abilitazioni ed esami di Stato per tutte le professioni (che lo vorranno)

Ci sono importanti novità per le abilitazioni professionali e gli esami di stato: semplicemente, potrebbero non esserci più, con la laurea che diventerebbe direttamente abilitante. Lo prevede il primo provvedimento del PNNR che verrà approvato, ossia il disegno di legge sulle “disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti”.

Ve ne abbiamo già parlato in altre occasioni visto che da settimane si discute di questo progetto che almeno inizialmente era limitato a poche abilitazioni mentre adesso si apre a tutte le professioni. È questa la novità più importante delle ultime ore con il testo del disegno di legge che dovrebbe essere approvato entro il prossimo autunno (per entrare dunque in vigore a settembre 2022): a essere cancellati potrebbero essere tutti gli esami di stato, con tutti i corsi di studio che potrebbero diventare abilitanti.

È bene utilizzare il condizionale, però: il disegno di legge, infatti, non interviene automaticamente nel cancellare gli esami di stato, in quanto comunque preclude che ci sia la richiesta da parte dei singoli ordini professionali.

Professioni e abilitazione: cosa succede oggi?

È il Decreto Siliquini - schema di DPR approvato definitivamente il 29 marzo del 2006 - a identificare le professioni per le quali è necessario l’esame di abilitazione professionale, nonché a definirne lo svolgimento. Il tutto si basa sul principio per cui attraverso l’esame di abilitazione dovrebbe essere validata la competenza del professionista, consentendo così l’iscrizione a uno specifico albo professionale.

Sono diverse le professioni che oggi richiedono il superamento di un Esame di Stato per poter esercitare: l’avvocato, il chimico, il commercialista, l’ingegnere, il notaio, il medico, lo psicologo e tante altre ancora. E per chi esercita senza abilitazione ci sono sanzioni molto severe: come indicato dall’articolo 348 del Codice Penale - il quale disciplina il cosiddetto reato di “Abusivo esercizio di una professione” - chi esercita senza abilitazione è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 10.000 a euro 50.000.

Ma per chi lo vorrà, presto l’esame di abilitazione potrebbe essere cancellato con l’approvazione del disegno di legge suddetto (che rientra nello schema complessivo del PNNR). In realtà, l’esame non sarà del tutto cancellato ma sarà contestuale alla discussione della tesi.

Lauree abilitanti e addio all’esame di Stato: cosa prevede il ddl

Rispetto al testo del disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri, ci sono diverse modifiche apportate con il passaggio in commissione. La più importante è quella con cui abbiamo aperto questo articolo, ossia l’addio all’esame di Stato successivo alla laurea per tutte quelle professioni che lo vorranno.

Ci sono, tuttavia, delle professioni per cui le lauree diventano direttamente abilitanti, quali:

I articolo del ddl

  • odontoiatria e protesi dentaria (classe LM-46);
  • in farmacia e farmacia industriale (classe LM-13);
  • medicina veterinaria (classe LM-42);
  • psicologia (classe LM-51).

II articolo del ddl

  • professioni tecniche per l’edilizia e il territorio (classe LP-01);
  • professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali (classe LP-02);
  • professioni tecniche industriali e dell’informazione (classe LP-03).

I suddetti corsi di laurea andranno ad abilitare all’esercizio delle professioni correlate ai singoli corsi di studio, quali, geometra laureato, di agrotecnico laureato, di perito agrario laureato e di perito industriale laureato.

E fin qui non ci sono novità rispetto al testo originario. In commissione parlamentare, però, è cambiato il testo del terzo articolo, con il quale cambia l’esame di laurea che appunto diventa maggiormente professionalizzante. Come ci racconta il relatore in commissione del provvedimento, Manuel Tuzi, questo verrà così strutturato:

Presto i laureati in Odontoiatria, Farmacia, Veterinaria, Psicologia, Biologia, Chimica, Fisica e in molte altri corsi di laurea potranno essere abilitati a esercitare la professione il giorno stesso della discussione della tesi di laurea. L’esame di Stato verrà fatto coincidere con il tirocinio professionalizzante del percorso di laurea e con una prova pratico-valutativa.

La laurea stessa, quindi, diventa abilitante; non bisognerà più studiare per mesi, o anche anni, dopo aver conseguito il titolo per poter esercitare la professione.

La novità è che non ci sono più vincoli (mentre inizialmente era previsto un elenco di professioni per le quali comunque l’esame di Stato non si poteva eliminare): per tutte le categorie professionali, potenzialmente, potrebbe esserci una laurea abilitante. Dovranno essere i singoli ordini a richiederlo e - anticipa Tuzi - le richieste in tal senso non mancano (ad esempio, l’ordine degli ingegneri).

Prevedere questi corsi di laurea sarà molto semplice: basterà che le federazioni e i consigli degli ordini richiedano direttamente al ministero la trasformazione del titolo di laurea in abilitante.

Una novità che, se tutto dovesse procedere senza ostacoli, partirà dal 2022, e già per quell’anno accademico potrebbero partire i primi percorsi di laurea abilitanti.

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