Da venerdì 13 novembre tre Regioni della zona gialla adotteranno misure più restrittive in merito a spostamenti, chiusure e assembramenti nel weekend. Le cose da sapere.
Dopo il passaggio di 5 Regioni da zona gialla a zona arancione, in arrivo nuovi provvedimenti per altre 3 Regioni gialle: Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, che stanno per mettere in modo un’operazione anti-assembramenti con ordinanze ad hoc.
Non si parla di declassamento in zona arancione (che prevede tra le altre cose limitazioni agli spostamenti fuori Comune e chiusura di bar e ristoranti), ma di misure volte a limitare la circolazione delle persone nelle zone più frequentate e dare maggiori regole a chi ancora non le rispetta a pieno.
Covid, misure più restrittive in 3 Regioni zona gialla
In conferenza stampa Zaia ha annunciato la firma di una nuova ordinanza per contrastare gli assembramenti che si verificano nel weekend, che entrerà in vigore da venerdì 13 novembre. Non si conosce ancora il contenuto dell’ordinanza, ma secondo i rumors è prevista la chiusura di grandi negozi nel fine settimana, ingresso contingentato ai mercati e maggiori controlli per stanare chi cammina con la mascherina abbassata con la scusa di una sigaretta. Il divieto di spostamenti fra Comuni diversi all’interno della stessa Regione è stato smentito da Zaia.
Una nuova ordinanza anti assembramenti è allo studio anche del Friuli Venezia Giulia, dove l’Rt superiore a 1,5 ha messo in allerta il governatore Massimiliano Fedriga. “Siamo in quella via dove, malgrado un sistema sanitario più forte rispetto ad altre parti, abbiamo una diffusione elevata. Se noi dovessimo superare un altro degli indici, non rischiamo la zona arancione, ma rischiamo direttamente la zona rossa”, ha detto. L’ordinanza del Friuli potrebbe introdurre limitazioni agli spostamenti tra Comuni o Province.
Per quanto riguarda l’Emilia Romagna, le misure allo studio di Bonaccini prevedono una stretta sulle vie e piazze della movida e restrizioni specifiche per il weekend. A Bologna potrebbe essere vietato l’accesso ai parchi commerciali, finora rimasti aperti a differenza degli shopping center, e i T-Days potrebbero essere modificati o sospesi per qualche settimana.
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