Tutte le indicazioni fondamentali su costi e possibili detrazioni (parziali o totali) al momento dell’acquisto di un apparecchio acustico.
Sul fronte assistenziale non tutti sanno che il Servizio Sanitario Nazionale eroga a favore degli aventi diritto un contributo a copertura parziale o totale finalizzato all’acquisto di un apparecchio acustico. Ci sono infatti casi in cui l’Asl può intervenire direttamente in favore dei cittadini con problemi di udito.
I costi di questi strumenti che garantiscono a moltissime persone anziane, e non solo, di sentire sono infatti spesso elevati e non tutti possono permettersi di affrontare delle spese simili che inoltre devono essere rinnovate nel tempo.
Per diffondere informazione sul tema e consentire a chi ha necessità di avere una panoramica generale sul quadro sanitario nazionale abbiamo quindi raccolto i dati più importanti circa spesa e eventuale rimborso per i vari tipi di apparecchio acustico.
Quanto costa un apparecchio acustico?
Alcune associazioni dedite all’informazione in ambito di salute uditiva promuovono marche quali Audika, Oticon More, Resound One e Phonak Audéo Paradise così come la nota Amplifon. Solitamente queste aziende fissano quote rateizzabili anche a partire da 50 euro al mese.
Di norma però i prezzi si dividono nel seguente modo:
- fascia essenziale dai 650 euro circa;
- fascia base dai 1000 ai 1500 euro circa;
- fascia media dai 1800 ai 2300 euro circa.
Alcune case di produzione offrono anche un pacchetto di assistenza clienti postumo rispetto all’acquisto per incentivare il ricorso a sistemi gratuiti di revisione, pulizia e regolazione ma anche verifica periodica dello stato dell’udito e sconti in caso di smarrimento o furto dell’apparecchio stesso.
Ovviamente il prezzo oscilla a seconda di vari parametri che devono essere rispettati: si tiene infatti conto del grado di riduzione del rumore ma anche del rilevamento di suoni ambientali.
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Apparecchio acustico: chi sono gli aventi diritto al contributo Asl?
Queste informazioni però sono utili soltanto in parte per chi risulta un avente diritto all’agevolazione Asl con fornitura a carico del sistema sanitario nazionale. Per capire se si rientra in questo range di casistiche riconosciute è importante quindi documentarsi al riguardo.
Le fattispecie in cui si riconosce uno sconto o la gratuità del servizio sono:
- invalidi civili cui è stata riconosciuta una ridotta capacità lavorativa di almeno un terzo e risulti nel verbale di accertamento l’ipoacusia tra le cause invalidanti;
- invalidi del lavoro con dispositivi erogati dall’Inail secondo le modalità stabilite dall’istituto stesso;
- minori (indipendentemente dal grado di ipoacusia);
- invalidi di guerra e di servizio;
- ricoverati in strutture sanitarie accreditate, pubbliche e private;
- invalidi civili non in età lavorativa che per sommatoria delle patologie, compresa l’ipoacusia, arrivano ad avere riconosciuta una invalidità superiore al 33,3%;
- invalidi con una percentuale del 100% e che necessitano dell’intervento protesico.
Per accelerare la fornitura la commissione medica, nel caso la percentuale di invalidità sia maggiore del 34%, può rilasciare contestualmente alla visita legale, su richiesta dell’interessato, una dichiarazione di accertata invalidità che eviterà un’inutile attesa per l’avvio del verbale.
A questo punto infatti inizia con iter piuttosto lungo per ottenere agevolazioni richieste certificato che si compone di vari step.
L’iter da seguire per ottenere il contributo asl
I passi da seguire sono vari e dopo il controllo dell’udito presso il centro acustico di riferimento e l’ottenimento del certificato di invalidità, l’utente dovrà richiedere al medico di base l’impegnativa per una visita ORL (otorinolarigoiatra) con esame audiometrico e prescrizione dell’apparecchio acustico.
Il richiedente deve quindi prenotare l’esame audiometrico e la prescrizione degli apparecchi acustici in una struttura pubblica o convenzionata con il sistema sanitario nazionale presentando l’impegnativa del medico di base, la copia del certificato di invalidità e la tessera sanitaria.
Superata questa fase l’audioprotesista del centro di riferimento presenterà un preventivo di spesa con allegata la scheda tecnica del prodotto scelto.
Passo successivo è quindi l’ottenimento dell’autorizzazione alla fornitura dell’apparecchio a carico dell’Asl presso all’ufficio protesi. In questo caso la documentazione necessaria sarà composta da:
- prescrizione dell’apparecchio con esame audiometrico in originale;
- preventivo compilato dall’audioprotesista;
- fotocopia del verbale di invalidità;
- fotocopia della tessera sanitaria;
- certificato di residenza (o autocertificazione);
- verifica della congruità della fornitura dell’apparecchio;
- ottenimento dell’autorizzazione entro 20 giorni dall’inoltro della domanda, via posta.
Infine si procede con l’applicazione e il collaudo. Al collaudo potrebbero emergere delle problematiche che andranno risolte immediatamente o entro i 5 anni previsti dal contratto comunemente rilasciato.
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