La domanda di assegno unico è ancora in “istruttoria”: cosa significa? E che succede nel caso di “verifiche in corso”? In questi giorni l’Inps ha predisposto il pagamento delle prime mensilità di assegno unico in favore di circa 2 milioni di famiglie: tuttavia, ce ne sono molte a cui la domanda non è stata ancora accolta, oppure lo è ma solamente in parte (dunque per alcuni figli sì e per altri no).
La domanda che queste si stanno ponendo riguarda appunto cosa significa che la richiesta è ancora in fase d’istruttoria e soprattutto se potrebbero esserci dei problemi che stanno impedendo il buon esito della pratica.
È l’Inps stessa a dare informazioni a riguardo, chiarendo che l’obiettivo è quello di completare al più presto la fase istruttoria di tutte le domande presentate entro il 28 febbraio scorso così da poterne disporre il pagamento, come da programma, entro la fine del mese corrente.
Assegno unico, domanda in istruttoria: cosa significa
Da definizione, l’istruttoria è quella fase di raccolta e controllo delle informazioni e dei dati utili ai fini dell’espletamento di una pratica amministrativa.
Se la domanda di assegno unico è ancora in istruttoria, dunque, significa che l’Inps sta ancora valutando il possesso dei requisiti previsti, o comunque semplicemente deve controllare che tutti i dati inseriti al momento della domanda siano corretti. E non è neppure da escludere che se la richiesta è in fase istruttoria è perché la pratica non è stata ancora valutata dall’Inps, con l’Istituto che quindi non ha avviato i controlli.
Va detto che la normativa dà all’Inps molto tempo a disposizione per completare la fase istruttoria e tutte le verifiche con essa previste. Nel decreto con cui viene istituito l’assegno unico, infatti, si parla di 60 giorni di tempo, termine che comunque l’Inps non tende a raggiungere se non in casi particolari.
Assegno unico, domanda in istruttoria con ulteriori verifiche: cosa significa
Ci sono dei casi dove invece oltre alla dicitura “in istruttoria” ve n’è anche un altra: “le modifiche sono momentaneamente sospese per verifiche in corso”. Quindi, mentre quando la domanda è in istruttoria è ancora possibile modificarla, in questa fase non è possibile toccare nulla e bisogna solamente attendere che l’Inps completi le dovute verifiche.
Una dicitura che comunque non deve preoccupare, anzi: significa che l’Istituto è vicino al completamento delle verifiche, e dunque la domanda è pronta per essere accolta.
Assegno unico: domanda accolta per un figlio e per altri no
Altro caso - strano - è quello del nucleo familiare dove la domanda di assegno unico è stata accolta solamente per alcuni dei minori del nucleo familiare mentre per altri è ancora in fase d’istruttoria.
Questo perché, anche se la domanda è unica, l’Inps procede a una fase istruttoria separata per ogni figlio. Tutto nella norma dunque, il buon esito della richiesta - specialmente quando la domanda per uno dei figli è già stata accolta - non dovrebbe essere in discussione.
Assegno unico: domanda accolta in ritardo, cosa succede?
In ogni caso, anche se la domanda di assegno unico viene accolta in ritardo non bisogna preoccuparsi per il pagamento. Anche se l’istruttoria viene completata dopo molto tempo, infatti, per la decorrenza del pagamento si guarderà alla data di presentazione dalla domanda.
Ciò significa che tutte le richieste presentate entro il 30 giugno avranno comunque diritto all’assegno unico con decorrenza dal mese di marzo, indipendentemente da quella che sarà la data di pagamento effettiva.
© RIPRODUZIONE RISERVATA