Aumentano gli stipendi a partire da luglio 2020 grazie al taglio del cuneo fiscale. Ma per chi? Solo alcuni lavoratori saranno interessati alla misura, alcuni invece verranno esclusi.
Aumentano gli stipendi nel 2020 e in particolare a partire da luglio, ma per chi?
Con l’arrivo dell’estate quest’anno è prevista anche una piacevole sorpresa per i lavoratori, almeno per alcune categorie, che si vedranno aumentare l’importo in busta paga e potranno così godere delle vacanze estive in tutta tranquillità.
Alcune delle misure previste dal governo, in particolare con la Legge di Bilancio 2020 approvata lo scorso dicembre, andranno a determinare l’aumento degli stipendi, come il taglio del cuneo fiscale.
Tra i provvedimenti che potrebbero invece trovare spazio il prossimo anno presso il ministero di Economia e Finanza vi saranno sicuramente anche la rimodulazione dell’Iva e la spending review.
Vediamo allora per chi aumentano gli stipendi e di quanto, ma soprattutto chi resta escluso dalla misura.
Aumentano gli stipendi nel 2020: ecco di quanto e per chi
Le misure del governo fanno prevedere che nel 2020 aumentano gli stipendi, ma di quanto? E soprattutto per chi?
L’aumento è previsto a partire da luglio con il taglio del cuneo fiscale stabilito nella Legge di Bilancio 2020 vale a dire una minore tassazione di quanto percepito dai lavoratori che si tradurrà in una maggiore retribuzione.
Il tavolo tra le parti per definire il decreto attuativo che dovrà portare all’aumento degli stipendi a luglio è previsto entro la fine di gennaio. Gli stipendi aumentano per chi ha un reddito tra 26mila e 35mila euro in modo tale, e queste sembrano le intenzioni del governo, da inserire anche coloro che sono esclusi dal bonus degli 80 euro di Renzi.
L’aumento si determinerà grazie a una minore tassazione e a essere coinvolti si presume saranno almeno 15 milioni di lavoratori e di questi:
- chi ha un reddito tra i 15mila e i 26mila euro che sono circa 9,5 milioni di lavoratori;
- chi ha un reddito fino a 35mila euro che sono 4,5 milioni.
Pertanto gli stipendi a luglio aumentano per queste categorie di lavoratori grazie alle detrazioni previste di:
- 80 euro per chi ha un reddito tra 26mila e 35mila euro;
- per chi ha un reddito tra 15mila e 26mila euro percettore del bonus Renzi questo si trasformerà in detrazione con un guadagno di 20 euro.
Per la misura è prevista una copertura per il 2020, a partire da luglio, di almeno 3 miliardi che diventeranno 5 il prossimo anno. Il governo tuttavia sta cercando un miliardo in più. Ma anche se gli stipendi aumentano a luglio per alcuni lavoratori, una buona fetta rimane esclusa. Vediamo chi sono e perché.
Gli stipendi non aumentano per tutti nel 2020: gli esclusi
Se per i redditi più alti la minore tassazione per il 2020 porterà a un aumento degli stipendi, per chi ha meno entrate da dichiarare la situazione resta invariata.
Di fatto gli stipendi non aumentano per tutti e una buona fetta di lavoratori resta esclusa. Chi ha un reddito tra gli 8mila e 200 euro e i 15mila euro non vi sarà alcuna modifica in busta paga.
Per 4 milioni di lavoratori che percepiscono redditi talmente bassi che non sono soggetti a tassazione, vale a dire coloro che dichiarano meno di 8.000 euro l’anno, non vi sarà l’aumento.
Ma se i redditi più bassi restano fuori da questa operazione, sappiamo tuttavia che per molti appartenenti a questa categoria vi è il reddito di cittadinanza, ora alla sua fase 2 e per il quale è stato da poco pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto per i lavori di pubblica utilità per i beneficiari della misura.
Intanto si prevede per il prossimo anno anche una riduzione delle clausole Iva e una rimodulazione della spesa.
Una spending review che dovrebbe che pur tagliando laddove possibile non vada a compromettere i servizi specie per quanto concerne scuola e sanità.
Per il momento si tratta di ipotesi, nulla è ancora certo, ma certo è che a luglio 2020 per alcuni aumentano gli stipendi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA