Praticantato avvocati: in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato un nuovo regolamento che legittima il tirocinio presso gli uffici legali. Requisiti, come inviare la domanda e attività del praticantato.
Avvocati praticanti: da oggi il tirocinio si potrà svolgere presso l’ufficio del tribunale.
Nella Gazzetta Ufficiale di ieri è stato pubblicato il nuovo regolamento sulla disciplina dell’attività di praticantato legale presso gli uffici giudiziari; questo prevede che d’ora in poi l’aspirante avvocato potrà svolgere un massimo di 12 mesi di tirocinio presso l’ufficio del giudice del distretto in cui è iscritto. L’ufficio può essere sia di magistratura ordinaria che amministrativa, contabile e tributaria.
Quindi, nell’attesa che venga approvato il numero chiuso per l’accesso alla professione forense, sono state apportate delle modifiche al praticantato e da oggi il tirocinio potrà avvenire anche presso l’ufficio del tribunale.
Di seguito riportiamo tutte le informazioni su come accedere al praticantato avvocati presso il tribunale: requisiti, come presentare la domanda e le attività del tirocinio.
Praticantato avvocati in tribunale: requisiti
Per poter essere ammesso al tirocinio in un ufficio giudiziario, l’aspirante avvocato deve avere i seguenti requisiti:
- essere iscritto al registro dei praticanti;
- essere in possesso dei requisiti di onorabilità ( articolo 42-ter secondo comma, lettera g);
- aver già svolto un periodo di tirocinio (articolo 41, comma 7, della legge 31 dicembre 2012, n. 247).
Inoltre, il decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale specifica che ogni magistrato non può rendersi affidatario di più di 2 praticanti. Tuttavia, al fine di agevolare l’attività formativa, negli ultimi 6 mesi di attività del praticantato il magistrato può chiedere l’assegnazione di un altro aspirante avvocato.
Quando non è possibile ammettere al tirocinio tutti i praticanti che hanno fatto domanda, viene data la precedenza a quelli che:
- hanno una media voto più alta degli esami indicati dall’articolo 4, comma 3, lettera C;
- hanno il punteggio di laurea superiore;
- minore età anagrafica.
Praticantato avvocati in tribunale: come presentare la domanda
Prima di vedere come inviare la domanda per il praticantato presso un ufficio giudiziario, ecco un elenco delle sedi in cui si potrà svolgere il tirocinio:
- Corte di cassazione;
- procura generale presso la Corte di cassazione;
- Corti di appello;
- procure generali presso le Corti di appello;
- tribunali ordinari;
- uffici e i tribunali di sorveglianza;
- tribunali per i minorenni;
- procure della Repubblica presso i tribunali ordinari e presso il tribunale per i minorenni;
- Corte dei conti;
- procura generale presso la Corte dei conti;
- Consiglio di Stato e i tribunali amministrativi regionali.
La domanda “redatta su un supporto analogico o digitale”, va indirizzata al capo dell’ufficio e consegnata alla segreteria dell’ufficio giudiziario in cui si vuole svolgere il praticantato. Nella domanda, l’aspirante avvocato può indicare delle preferenze sulle materie ai fini dello svolgimento dell’attività di praticantato, oltre a:
- punteggio di laurea;
- di essere in possesso dei requisiti richiesti;
- media riportata negli esami di diritto costituzionale, diritto privato, diritto processuale civile, diritto commerciale, diritto penale, diritto processuale penale, diritto del lavoro e diritto amministrativo;
- i dati relativi all’avvocato presso il quale il praticante ha già svolto il periodo di tirocinio di cui all’articolo 41, comma 7.
- ogni altro requisito di professionalità’ ritenuto rilevante.
Dopo che la domanda verrà accolta, il capo dell’ufficio darà comunicazione della data di inizio del tirocinio al consiglio dell’ordine degli avvocati in cui è iscritto il praticante.
Praticantato avvocati in tribunale: le attività durante il tirocinio
L’aspirante avvocato durante il praticantato assiste e coadiuva il magistrato affidatario. Tramite le sue indicazioni provvederà allo studio dei fascicoli, all’approfondimento giurisprudenziale, dottrinale e alla predisposizione delle minute dei provvedimenti.
Inoltre, il praticante assiste all’udienza e alle camere di consiglio. Infine, per garantire la completezza del percorso formativo, al praticante avvocato viene concessa la possibilità di apprendere le modalità di svolgimento dei servizi amministrativi da parte del personale di cancelleria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti