Come funziona il progetto Travaw: duecento avvocati in tutta Europa schierati contro la violenza sulle donne.
Una sorta di pool di avvocati selezionati e formati per lavorare contro la violenza sulle donne.
Si tratta del progetto Travaw (Training of Lawyers on the Law relating to Violence against Women), finanziato grazie al supporto del programma Daphne dell’Unione Europea, che prevede il coinvolgimento di più di duecento avvocati in tutta Europa formati per dare una risposta a uno dei fenomeni più diffusi e allarmanti dei nostri giorni: la violenza sulle donne.
Al progetto ha aderito anche il Consiglio nazionale forense: ecco tutto quello che c’è da sapere su Travaw e tutte le informazioni utili agli avvocati interessati a presentare domanda.
Avvocati contro violenza sulle donne: progetto e seminari
Il progetto Travaw, finanziato dall’Unione Europea, mira a formare 210 avvocati provenienti da 7 Stati membri affinché gli stessi possano dare supporto alle donne vittime di violenza di genere.
In caso di violenza, infatti, sono sempre gli avvocati i primi ad essere interpellati. Per questo con il progetto Travaw si punta a formare professionisti che sappiano fornire supporto anche in relazione a specifiche fattispecie in ambiti differenti: da quello familiare, a quello religioso fino ad arrivare a quello etnico.
Gli Stati da cui verranno selezionati i 210 avvocati sono Italia, Spagna, Grecia, Irlanda, Polonia, Irlanda del Nord, Inghilterra e Galles; per gli avvocati italiani sono disponibili 30 posti.
Avvocati contro violenza sulle donne: tutte le informazioni sui seminari
Gli avvocati che verranno selezionati per partecipare al progetto Travaw contro la violenza sulle donne parteciperanno a un percorso di formazione che prevede sette seminari della durata di una giornata, ciascuno dei quali dedicato ad aspetti specifici delle violenza di genere.
I seminari si svolgeranno tra marzo 2017 e maggio 2018 ciascuno in uno dei paesi degli Stati membri aderenti.
Durante i seminari verrà approfondita una tematica considerata nella prospettiva nazionale e verrà fatto un confronto con le pratiche utilizzate in due dei paesi partner.
Il seminario in Italia si terrà il prossimo 22 novembre a Roma presso la sede del Consiglio Nazionale Forense. Allo stesso potranno partecipare i 30 avvocati italiani selezionati per il progetto.
Avvocati contro violenza sulle donne: chi può partecipare al progetto?
Per poter partecipare a Travaw, il progetto di formazione di avvocati contro la violenza sulle donne, è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:
- iscrizione all’albo degli avvocati;
- interesse per la materia comprovato da attestati di partecipazione a corsi di alta formazione (che possono essere master di I o II livello e/o corsi di specializzazione). In aggiunta, o in alternativa qualora non si disponesse di attestati, è possibile presentare un’autocertificazione sull’esperienza professionale acquisita completa di elenco dei casi trattati sullo specifico argomento, con indicazioni circa l’oggetto, numero di ruolo ed autorità giudiziaria competente;
- buona conoscenza della lingua inglese ( richiesto livello B2).
Oltre a tali requisiti, costituisce carattere preferenziale ricoprire l’incarico di Consigliere dell’Ordine, di componente della Scuola Forense oppure di componente del Comitato direttivo di associazione forense con funzioni di referente della formazione. Saranno preferiti anche i candidati che svolgono attività di formatori forensi.
I posti disponibili sono 30, di cui 15 riservati agli avvocati residenti a Roma e/o a meno di 100 km dalla città, e 15 per avvocati provenienti dal resto d’Italia.
Avvocati contro violenza sulle donne: come fare domanda?
Per partecipare al progetto Travaw contro la violenza sulle donne, gli avvocati interessati dovranno compilare un modulo pubblicato sul sito del Cnf nell’area Progetti ( nel caso specifico TRAVAW) ed allegare il Curriculum Vitae e la documentazione comprovante il possesso dei requisiti. La domanda dovrà pervenire entro il 30 settembre 2017.
I 30 avvocati che parteciperanno al corso verranno selezionati da un comitato designato da Consiglio Nazionale Forense che valuterà la documentazione prodotta.
I partecipanti dovranno pagare 200 euro come spesa di iscrizione, mentre le spese di viaggio e soggiorno sono coperte per i residenti a più di 100 km da Roma.
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