Il CEO di Amazon, Jeff Bezos, è stato ricattato da un noto quotidiano. Azioni in rosso nell’ultima seduta di Borsa
Il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, è stato ricattato dal National Enquirer statunitense e dal suo editore David Pecker.
A confermare la notizia è stato lo stesso CEO del colosso e-commerce, che ha preferito rendere pubblico il tentativo di estorsione dal quale si è dovuto difendere.
Il ricatto ai danni di Jeff Bezos ha trovato ragion d’essere nella ricchezza e nella popolarità del visionario imprenditore che grazie alla sua Amazon è diventato l’uomo più ricco del mondo.
La crescita esponenziale della società è stata coronata, nell’ultimo trimestre del 2018, con un fatturato in salita del 20%, con utili sopra le attese e, ancora, con un miglioramento a doppia cifra di tutti i principali aggregati economici.
Amazon: Bezos ricattato. I motivi
Il National Enquirer, magazine posseduto da American Media, ha pubblicato alcune foto scattate a Jeff Bezos e a una presentatrice di Fox News, Lauren Sanchez, rivelando così la loro relazione a poche settimane dal divorzio del miliardario.
Il ricatto ai danni del CEO di Amazon è scattato nel momento in cui il quotidiano ha minacciato la pubblicazione di foto più esplicite, il tutto tramite una serie di email rese note dallo stesso Bezos.
In realtà, hanno rivelato diverse fonti di stampa internazionale, le minacce contro il fondatore di Amazon potrebbero avere delle ragioni ancor più profonde, da ricercare addirittura nel caso Khashoggi.
Il giornalista ucciso dal regime saudita era un collaboratore del Washington Post, il quotidiano di Jeff Bezos che ha pubblicato indagini sull’Arabia Saudita risultate compromettenti per American Media, a sua volta legato a Riad. Un intreccio che potrebbe aver portato al ricatto dell’uomo più ricco del mondo.
Anche Donald Trump è finito nell’occhio del ciclone ed è stato additato da alcuni come il possibile mandante dell’estorsione, dati i pessimi rapporti intercorsi tra lui e il fondatore di Amazon. Per il momento, però, la luce in fondo al tunnel appare poco chiara.
Amazon guarda agli intrighi internazionali
Nell’ultima seduta di Borsa le azioni Amazon hanno messo a segno ribassi superiori al singolo punto percentuale e hanno continuato a scambiare sotto la parità anche nel mercato after hours.
Non è chiaro, però, quanta di questa debolezza sia stata legata ai guai del suo fondatore, poiché l’ultima seduta si è rivelata particolarmente impegnativa per l’intero Nasdaq.
L’indice dei titoli tech ha archiviato gli scambi con un ribasso dell’1,18%, seguito poi anche dal Dow Jones a -0,87% e dall’S&P 500 a -0,94%.
Wall Street ha scontato le nuove incertezze commerciali fra gli USA e la Cina, incertezze accentuate dalle ultime dichiarazioni di Trump che non incontrerà Xi prima della fine della tregua (1° marzo prossimo).
Considerando anche la flessione delle colleghe di Amazon, insomma, il ricatto di Jeff Bezos potrebbero aver avuto un impatto minimale sull’andamento del titolo nel post mercato.
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