Con la contrazione dei PMI tedeschi Draghi avrebbe un’ulteriore carta da giocare per giustificare il lancio di una nuova TLTRO. Intanto lo spread 2-10 anni della carta italiana si impenna
Un altro brutto dato macroeconomico dalla Germania rischia di far tornare la Banca Centrale Europea sui propri passi e riproporre un’altra operazione di rifinanziamento principale a lungo termine (TLTRO) verso il sistema bancario dell’Eurozona. E’ il monito lanciato da Antonio Cesarano, Chief global Strategist di Intermonte Sim in un report circolato in tarda mattinata.
"Gli operatori stanno reagendo ai dati PMI negativi di questa mattina aumentando le probabilità attribuite ad una nuova TLTRO, e a testimonianza di questo vi è il recentemente deprezzamento dell’euro e il simultaneo rafforzamento del BTp a 2 anni, con tasso sotto lo 0,90% e pendenza BTp 2-10 anni vicino ai 250 punti base, massimo da marzo 2017”, ha spiegato l’esperto.
Attività manifatturiera tedesca verso la contrazione?
Dalle letture preliminari di questa mattina riguardo il dato PMI manifatturiero diffuso da IHS Markit relativo alla prima economia dell’area euro si è notato un risultato ancora in calo a novembre. L’attività manifatturiera tedesca è arrivata a raggiungere i valori minimi degli ultimi 32 mesi, risultando inoltre inferiore alle attese degli analisti.
Cesarano ha inoltre sottolineato il fatto che il dato finale sul Pil del terzo trimestre emerge la possibilità che anche nel quarto si possa registrare una crescita intorno allo 0%, con la possibilità che nel 2019 la crescita del Pil tedesco si attesti nel range 1-1,3%.
Come emerso dai comunicati rilasciati da IHS Markit, gli ordini di fabbrica sono risultati in calo per il secondo mese consecutivo raggiungendo il valore minimo a quattro anni e questo viene riflesso in gran parte nel calo delle esportazioni.
Secondo l’esperto di Intermonte SIM il dato di oggi da effettivamente una carta in più in mano a Draghi per definire l’attuale rallentamento da temporaneo a strutturale.
Ieri dalla letture delle minute della Bce è emerso che alcuni membri hanno evidenziato la necessità di riaffermare i piani per ricomporre lo stimolo monetario, visti i crescenti rischi per l’economia, specie sul fatto che potrebbero verificarsi delle tensioni sulla liquidità legate alla scadenza della TLTRO precedente a metà 2020 (clicca qui per un approfondimento sul tema).
«Di conseguenza, le probabilità che già il 13 dicembre prossimo venga lanciata una nuova TLTRO aumentano, malgrado il fatto che il governatore Visco non sarà votante nella prossima riunione», conclude il capo delle strategie di Intermonte.
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