Banche: le conseguenze della Brexit in un’immagine

Quali sono state le conseguenze della Brexit sul sistema bancario?

Di certo, non appena il Regno Unito ha reso nota l’intenzione di abbandonare l’Unione europea, con lo storico referendum del 23 giugno scorso, numerose banche e società finanziarie hanno dato vita ad un vero e proprio esodo.

Questo perché l’incertezza relativa all’esito dei negoziati sulla Brexit non ha permesso a tali banche di sentirsi al sicuro in un Regno Unito nel bel mezzo di un amaro divorzio con il blocco europeo.

Ecco di seguito un’immagine pienamente rappresentativa dell’esodo bancario nel post-Brexit. Chi ha tratto maggior beneficio dal divorzio Regno Unito-Unione europea?

La fuga da Londra è reale

Dopo la Brexit le capitali finanziarie di tutta Europa, Milano compresa, hanno dato vita ad una vera e propria lotta per accaparrarsi tutte le società e le banche in procinto di abbandonare Londra. Come si può notare dall’immagine, Francoforte ha beneficiato della Brexit più di qualsiasi altra città dell’Unione europea, almeno fino ad ora.

Standard Chartered, Nomura Holdings e Daiwa Securities Group hanno scelto la Germania per continuare ad assicurarsi l’accesso al mercato unico. Secondo persone a conoscenza della materia, anche Citigroup, Goldman Sachs e Morgan Stanley sono pronte a fare i bagagli e ad abbandonare la City per Francoforte. La HSBC, ad oggi, è stata l’unica banca ad aver optato per Parigi.

Quanti lavori a rischio? I numeri

A causa della Brexit Londra potrebbe perdere 10.000 posti di lavoro nel settore del credito e 20.000 ruoli nei servizi finanziari. Le implicazioni sono enormi: i servizi finanziari e quelli ad essi correlati portano nel Regno Unito circa 190 miliardi di sterline l’anno e rappresentano il 12% dell’economia britannica.
Secondo gli ultimi dati disponibili, sarebbero migliaia i posti di lavoro a rischio nel settore banche in seguito alla Brexit.

Fonte: Bloomberg