In occasione del vertice sul clima del 22-23 aprile, Biden è pronto ad annunciare un taglio del 50% delle emissioni di gas serra entro il 2030 negli USA. Una missione difficile ma non impossibile secondo gli esperti.
In occasione del vertice sul clima convocato da Joe Biden il 22 e il 23 aprile negli Stati Uniti, il presidente americano è pronto ad annunciare ai leader mondiali collegati da remoto, tra cui sono previsti anche Vladimir Putin e Xi Jinping, un taglio delle emissioni entro il 2030 del 50% in relazione al livello di 6 miliardi di tonnellate raggiunto nel 2005.
Un obiettivo ambizioso quello di Biden, che porterebbe alla maggior riduzione nella storia dei gas serra prodotti all’interno degli States di circa 3 miliardi di tonnellate, imprimendo così un’accelerazione anche rispetto agli impegni presi dal Governo di Obama, i quali prevedevano dei tagli compresi tra il 26 e il 28% entro il 2025.
Si tratterebbe di un beneficio importante anche a livello mondiale, poiché gli Stati Uniti rappresentano attualmente il secondo maggiore inquinatore del pianeta dopo la Cina.
Biden annuncia il taglio del 50% delle emissioni entro il 2030
Negli ultimi 2 anni, l’America è riuscita a contenere il proprio livello di inquinamento con una riduzione rispetto al 2005 del 14% nel 2019 e di un ulteriore 11% nel 2020, complici anche le restrizioni causate dalla pandemia da Covid-19.
In questo periodo, la produzione di CO2 si è attestata, rispettivamente, a 5,1 e 4,6 miliardi di tonnellate. Un trend che rende la missione annunciata da Biden molto difficile ma non impossibile.
La ripresa economica prevista nel 2021 per gli Stati Uniti potrebbe però causare un innalzamento delle emissioni, con l’agenzia US Energy Information Administration che prevede come nell’anno in corso e in quello seguente, si potrebbe arrivare a toccare un volume di 4,8 e 4,9 miliardi di tonnellate di diossido di carbonio, vanificando così i risultati acquisiti.
Per tale ragione, oltre agli investimenti pubblici previsti dall’amministrazione Biden, come il piano da 2 trilioni di dollari per l’attuazione di una rivoluzione infrastrutturale, la segretaria del Tesoro Janet Yellen ha dichiarato come sia necessario uno sforzo importante anche da parte del settore privato che, secondo alcune stime, dovrebbe essere pari a 2,5 trilioni di dollari per riuscire ad apportare un contributo decisivo per perseguire lo scopo.
La presentazione al vertice sul clima negli Stati Uniti
Annunciando gli sforzi che gli Stati Uniti sono pronti a mettere in atto, Joe Biden ha intenzione di coinvolgere anche le altre nazioni che parteciperanno al vertice sul clima: prima tra tutte la Cina, attualmente il maggior inquinatore del pianeta.
Al tempo stesso, l’inquilino della Casa Bianca deve dimostrare agli alleati europei un rinnovato impegno del Paese per queste tematiche, dopo che negli ultimi quattro anni Trump aveva firmato l’uscita dagli accordi di Parigi del 2015.
Proprio l’Unione Europea ha ratificato in questi giorni la European Climate Law, che istituisce ufficialmente l’intenzione di raggiungere entro il 2030 una riduzione del 55% rispetto ai livelli del 1990, con l’obiettivo finale di raggiungere il livello di emissioni zero per il 2050 e diventare così la prima area economica del mondo a raggiungere la neutralità climatica.
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