Il bollettino BCE dell’11 novembre ha offerto un quadro economico-finanziario già noto: l’economia dell’Eurozona è in ripresa e l’inflazione rimane transitoria. La situazione dei prezzi in 3 grafici.
Nel bollettino BCE dell’11 novembre 2021, tutta l’attenzione degli investitori è concentrata sull’inflazione.
Come già descritto da Christine Lagarde nel corso della conferenza stampa del 28 ottobre, i prezzi sono in salita ma per pressioni transitorie, seppure si prevede che possano restare in alto più a lungo del previsto.
L’economia della zona euro, in generale, è in ripresa anche se con ostacoli alla piena crescita. Come si legge nel Bollettino, “la carenza di materiali, attrezzature e manodopera sta frenando il settore manifatturiero. I tempi di consegna si sono notevolmente allungati e i costi di trasporto e i prezzi dell’energia sono aumentati. Questi vincoli stanno offuscando le prospettive per i prossimi trimestri.”
In questa cornice l’inflazione in rialzo è sotto i riflettori. In 3 grafici il bollettino BCE ha spiegato la situazione dei prezzi.
Dal bollettino BCE inflazione sotto esame in 3 grafici
La retorica dell’inflazione transitoria è emersa anche dall’ultimo bollettino BCE.
I prezzi al consumo dell’area dell’euro sono aumentati al 3,4% a settembre e sono ancora visti in rialzo delle valutazioni della banca centrale.
Nel dettaglio, l’attuale fase di crescita dell’inflazione durerà più a lungo del previsto, per poi indebolirsi con prezzi in diminuzione nel corso del prossimo anno. Sono sempre tre i fattori alla base della spinta dei prezzi, che hanno caratteristiche transitorie: l’impennata dei costi energetici, in particolare del petrolio, del gas e dell’elettricità; la ripresa della domanda legata alla riapertura dell’economia, più forte e più veloce dell’offerta e gli effetti base legati alla fine del taglio dell’IVA in Germania.
In questo quadro, è interessante analizzare la situazione attuale dell’inflazione con 3 grafici spiegati nel bollettino BCE.
Nel primo si possono osservare tutte le componenti dell’inflazione generale, in evidente rialzo:
Come specificato nel documento: “l’inflazione sui dodici mesi misurata sullo IAPC è ulteriormente aumentata a settembre, a causa della maggiore crescita dei prezzi dell’energia e dei servizi”
In focus, poi, c’è il comparto energia. Come si legge nel bollettino: “i prezzi attuali delle materie prime energetiche hanno superato i livelli pre-pandemia. Il massimo storico dell’IPCA energia del 17,6% a settembre è da attribuire all’aumento delle componenti dell’IPCA gas, elettricità e combustibili”
variazioni percentuali annue; contributi in punti percentuali
Infine, è stata osservata la pressione sui prezzi sulla catena di produzione. I prezzi alla produzione nelle diverse fasi hanno continuato ad aumentare in luglio e agosto rispetto a giugno.
Gli incrementi ci sono stati in tutte le voci. Come spiegato nel bollettino BCE, il tasso di variazione annuo dei prezzi alla produzione dei beni intermedi è passato dal 12,7% di luglio al 14,2% di agosto, mentre per i beni intermedi il tasso di variazione annuo dei prezzi all’importazione è aumentato dal 14,5% di luglio al 15,5% in agosto. Concentrandosi sulle fasi successive della catena dei prezzi, l’inflazione interna dei prezzi alla produzione per i beni di consumo non alimentari ha continuato a salire gradualmente per il sesto mese consecutivo, passando dal 2,0% di luglio al 2,2% di agosto.
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