Brexit, l’Ue tuona: il no-deal è sempre più probabile, stiamo ultimando i preparativi
Per l’Ue, l’ipotesi di una Brexit no-deal è sempre più probabile.
Le ultime parole di Bruxelles sono giunte come una doccia gelata per Londra e Theresa May che, secondo le più recenti indiscrezioni di stampa, si sarebbe offerta di rassegnare le proprie dimissioni in cambio dell’appoggio del Parlamento al suo accordo di divorzio.
Sull’ipotesi di no-deal si è espressa la stessa Commissione europea che non ha utilizzato mezzi termini nello spiegare la posizione dell’Ue a fronte di una Brexit sempre più incerta:
“Poiché è sempre più probabile che il Regno Unito lascerà l’Unione europea senza un accordo il 12 aprile, la Commissione europea ha completato i suoi preparativi per il no-deal”.
Brexit: no-deal più vicino
La scorsa settimana, il Consiglio Ue ha accettato le richieste della May e ha dunque rinviato la data della Brexit dal 29 marzo al 22 maggio. Un via libera però condizionato all’accettazione da parte del Parlamento britannico dell’accordo di divorzio del Primo Ministro (già bocciato due volte).
Se i MP non approveranno quell’intesa entro venerdì, la proroga rimarrà valida fino al 12 aprile, giorno in cui Londra dovrà definitivamente dichiarare come intende abbandonare il blocco. L’ipotesi di un’uscita senza accordo rimarrà dunque valida.
“Finché il Regno Unito non ci dirà altrimenti, continueremo a lavorare per essere in grado di contribuire ad un ritiro ordinato”.
L’Unione europea si è detta pronta a reagire a tutte le opzioni, anche e soprattutto alla peggiore: il no-deal.
Come l’Ue si sta preparando al no-deal
Per non farsi trovare impreparata da un’uscita senza accordo, l’Unione europea ha già partorito diverse misure che le permetteranno di affrontare al meglio una Brexit disordinata. 17 provvedimenti su 19 sono già stati adottati mentre i restanti verranno introdotti a breve.
“Le misure adottate dall’Ue per evitare i maggiori danni nel trasporto aereo, ferroviario, stradale e marittimo, commercio, pesca, Erasmus, mobilità dei cittadini e fondi Ue sono unilaterali, limitate nel tempo, e non sostituiscono l’accordo di divorzio.”
Tra i servizi più significativi, anche l’istituzione di un numero verde (00 800 67891011) in tutte le lingue ufficiali da contattare in caso di dubbi su come prepararsi allo scenario più temuto, quello di una Brexit no-deal.
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