Brexit, sterlina affonda improvvisamente: Johnson vuole bloccare il Parlamento

C. G.

28/08/2019

Brexit: la sterlina inglese è crollata all’improvviso. Boris Johnson sta per bloccare il Parlamento con l’aiuto della Regina Elisabetta?

Brexit, sterlina affonda improvvisamente: Johnson vuole bloccare il Parlamento

La sterlina inglese è crollata nella mattinata di oggi dopo le ultime notizie sul fronte Brexit: in meno di mezz’ora il cambio GBP/USD ha bruciato più di mezzo punto percentuale.

Tutto è accaduto nel momento in cui le voci relative al possibile blocco del Parlamento si sono fatte più concrete. L’intero Regno Unito si è interrogato sulla questione che, il più delle volte, ha suscitato diverse perplessità.

“Il più grande abuso di potere mai esistito e un attacco ai principi costituzionali del Regno Unito.”

Così è stata definita l’ipotesi di bloccare il Parlamento da alcuni esperti legali britannici. Nonostante le critiche, però, il piano di Boris Johnson ha guadagnato credito e ha messo la sterlina inglese con le spalle al muro nella mattinata di oggi. La Brexit è tornata a spaventare la valuta di Sua Maestà.

L’andamento del cambio GBPUSD nel corso delle ultime ore: all’estrema destra del grafico il tonfo

Brexit: sterlina inglese affonda. Perché bloccare il Parlamento?

Stando alle indiscrezioni in arrivo da Londra, il blocco del Parlamento potrebbe essere cosa certa ormai. Il Primo Ministro Boris Johnson adotterà una strategia nota come prorogation per aggirare Westminster e per impedire ai partiti di opposizioni di fermare la Brexit, soprattutto una Brexit no-deal.

Il blocco del Parlamento che ha affossato la sterlina inglese durerà per 5 settimane e, ancora secondo i rumor, potrebbe durare fino al prossimo 14 ottobre, a pochi giorni di distanza dalla data prevista per il divorzio tra UE e Regno Unito.

Il piano di Boris Johnson sarebbe stato comunicato soltanto a una cerchia ristretta di legali. Il resto di essi verrà aggiornato in un consiglio privato che si terrà probabilmente nel pomeriggio di oggi.

Le reazioni: è colpo di Stato?

Di fronte all’ipotesi di blocco del Parlamento (il PM ha chiesto alla Regina Elisabetta di rimandare il suo tradizionale discorso al 14 ottobre), le reazioni sono state evidenti.

“Un oltraggio alla Costituzione. L’unico scopo è impedire ai deputati di dibattere sulla Brexit. È vitale che il Parlamento possa dire la sua. Siamo in una democrazia parlamentare”,

ha tuonato lo speaker della Camera dei Comuni John Bercow.

Alle sue dichiarazioni hanno fatto seguito quelle di Jeremy Corbyn (laburista) che ha parlato di golpe costituzionale. Dominic Grieve si è detto pronto a sfiduciare Boris Johnson, mentre Philip Hammond (ex cancelliere dello Scacchiere di Theresa May) ha definito la mossa profondamente anti-democratica. Il caos è esploso.

A reagire negativamente all’ipotesi di blocco del Parlamento è stata soprattutto la sterlina inglese. Al mattino il cambio GBPUSD è arrivato a perdere quasi un punto percentuale.

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