Via libera dell’Assemblea della CDP al bilancio 2018. In arrivo un maxi dividendo per l’azionista di maggioranza, il Ministero dell’economia.
Via libera dell’Assemblea degli azionisti di Cassa depositi e prestiti (CDP) al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018.
Il resoconto, il primo con Fabrizio Palermo nel ruolo di amministratore delegato, si è chiuso con un utile netto di oltre 2,5 miliardi di euro (2.540.463.436 euro) che, per oltre 1,5 miliardi (1.554.706.859,2 euro), sarà distribuito sotto forma di dividendo.
CDP-Tesoro: dividendo da circa 1,3 miliardi
Al Ministero dell’Economia, titolare dell’82,77% della Cassa, spettano circa 1,3 miliardi euro, mentre alle fondazioni, cui fa riferimento la restante parte del capitale, andrà la restante parte (circa 250 milioni di euro).
Oltre all’approvazione del dividendo, la CDP ha nominato i nuovi membri del Collegio Sindacale, con scadenza alla data dell’assemblea che sarà convocata per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021.
I sindaci effettivi sono Carlo Corradini (Presidente), Franca Brusco, Giovanni Battista Lo Prejato, Mario Romano Negri ed Enrica Salvatore. I supplenti sono Francesco Mancini e Anna Maria Ustino.
CDP: rumor sulla possibile uscita di Tononi
La nomina di Francesco Profumo, presidente di Compagnia di San Paolo, alla carica di presidente dell’Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio) per il triennio 2019-2021, ha fatto scattare le indiscrezioni su un’uscita del Presidente Massimo Tononi dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Nonostante lo stesso Tononi le abbia definite “voci totalmente prive di ogni fondamento", i ben informati parlano di una convivenza con Palermo che si sarebbe fatta difficile.
In quest’ottica, le fondazioni avrebbero esaminato candidature alternative, tra cui quella dell’avvocato Franzo Grande Stevens, dell’ex presidente del Sanpaolo Enrico Salza e di Fabrizio Palenzona, già vice presidente di Unicredit.
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