In diverse interviste post europee, Carlo Calenda ha annunciato che Siamo Europei diventerà un movimento, pensando a +Europa e ai Verdi come alleati e indicando in Beppe Sala e Paolo Gentiloni i candidati premier ideali.
Carlo Calenda rilancia Siamo Europei. Mister preferenze, è stato il candidato più votato del Partito Democratico in queste elezioni europee, ancora a urne calde pensa già al futuro ipotizzando che il governo Conte abbia ormai i giorni contati con “la Lega che sta cercando solo in casus belli”.
Intervistato sia da Repubblica che dal Quotidiano.net, l’ex ministro ha annunciato come Siamo Europei è pronto adesso a diventare un movimento. Se però inizialmente non aveva escluso la possibilità che potesse diventare anche un partito, dopo poche ore ha aggiustato il tiro ribadendo che non ci saranno “strappi o scissioni” con il PD.
L’idea di fondo di Calenda è sempre quella: occupare quello spazio al centro che adesso sarebbe libero dopo il ridimensionamento di Forza Italia, il tutto lavorando sempre a stretto contatto con il Partito Democratico di Zingaretti.
Per gli alleati l’unico veto sarebbe verso il Movimento 5 Stelle, mentre porte aperte a +Europa e ai Verdi. Quanto al possibile candidato premier in caso di nuove elezioni, l’eurodeputato anche qui ha le idee chiare pensando al sindaco di Milano Beppe Sala o in alternativa a Paolo Gentiloni.
Calenda guarda al centro
Il suo successo personale in queste elezioni europee è stato evidente. Con 272.000 preferenze ottenute nella circoscrizione Nord-Est, Carlo Calenda è stato il candidato più votato di tutto il Partito Democratico.
Ora che è pronto a occupare lo scranno in Europa, l’ex ministro però pensa sempre alle vicissitudini di casa nostra rilanciando il progetto di Siamo Europei , questa volta però con un maggiore peso dopo i tanti voti presi alle europee.
Partendo dal presupposto che il governo gialloverde a breve cadrà “ma dico no a un accordo con i 5 Stelle o eventuali scissionisti grillini”, già si pensa a possibili elezioni politiche anticipate.
Siamo Europei è quindi pronto a diventare un movimento, ma rimane l’interrogativo se resterà all’interno del Partito Democratico oppure può diventare anche un nuovo partito “alleato con i dem” come affermato a Repubblica.
Poche ore dopo dalle colonne del Quotidiano.net appare invece una frenata a riguardo, eslcudendo una scissione dal PD pensando però a una “strategia utile per unirsi, condividendola con Zingaretti, Gentiloni e Renzi e portare a casa il risultato migliore”.
Con Forza Italia che dopo le elezioni europee per l’ex ministro è “franata”, adesso ci sarebbe una voragine al centro da dover riempire “tenendo insieme liberaldemocratici, socialdemocratici e popolari”.
L’idea è quella di costruire “un’alleanza a più punte”, una coalizione allargata che potrebbe comprendere anche +Europa e i Verdi, con la sinistra che invece non è stata per nulla menzionata.
Ma chi potrebbe essere il candidato premier di questa alleanza? Anche in questo caso Carlo Calenda ha già in mente i nomi di Beppe Sala e Paolo Gentiloni, con il primo che è “un ottimo manager” e il secondo che “rappresenta una forza tranquilla”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA