Detrazioni spese veterinarie, la Legge di Bilancio ha aumentato il tetto massimo fino a 500 euro. Per fruire della detrazione, però, è necessario pagare con moneta tracciabile. Vediamo quali sono le novità per il bonus animali.
Detrazioni spese veterinarie, nuovo tetto massimo nel 2020 grazie alla Legge di Bilancio.
La novità, apprezzata da tutti i possessori di animali, aumenta la soglia massima per la detrazione fino a 500 euro, tenendo conto della franchigia e applicando l’aliquota del 19%.
Dal 2020 il bonus animali consente di beneficiare di una detrazione di 70,46 euro, invece dei 49 euro previsti con la soglia massima precedente.
Anche se si tratta di un piccolo aumento, è pur sempre un passo in avanti che i possessori di animali domestici apprezzeranno.
C’è però anche un’altra novità prevista per il 2020: l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti ai fini delle detrazioni fiscali del 19%.
Questo significa che per poter beneficiare del rimborso IRPEF è necessario che le visite veterinarie vengano pagate con carta o bancomat.
Detrazioni spese veterinarie, nuovo tetto massimo in Legge di Bilancio 2020
Tante le novità con la Legge di Bilancio 2020.
Tra queste, una era particolarmente attesa dai possessori di animali domestici: l’aumento del limite massimo per le detrazioni delle spese veterinarie.
La manovra finanziaria di quest’anno ha aumentato la soglia massima per le detrazioni dai 387,34 previsti fino allo scoso anno ai 500,00 euro del 2020.
Con il nuovo tetto massimo, si potrà ottenere una detrazione di 70,46 euro, tenendo conto della franchigia di 129,11 euro e dell’aliquota applicata del 19% nel modello 730.
Fino allo scorso anno le spese veterinarie detraibili arrivavano a 49 euro: chiunque abbia un animale sa che questa cifra copre a stento una visita dal veterinario.
Anche se non è un aumento esponenziale della soglia massima delle detrazioni delle spese veterinarie, è comunque un miglioramento.
Si tratta, inoltre, dell’unica agevolazione riconosciuta a chi possiede un animale.
Detrazioni spese veterinarie 2020: solo con pagamento bancomat
La Legge di Bilancio 2020 porta con sé un’altra novità, oltre al bonus animali per le detrazioni delle spese veterinarie.
Si tratta dell’obbligo di tracciabilità ai fini delle detrazioni fiscali al 19%, introdotto dalla manovra all’articolo 1, commi 679-680.
A essere interessate dal cambiamento non sono solo le spese sanitarie, ma tutti gli oneri previsti dall’articolo 15 del TUIR, tra cui ci sono appunto le spese veterinarie.
In particolare:
- le prestazioni professionali rese dal veterinario;
- l’acquisto di medicinali veterinari prescritti dal veterinario;
- analisi di laboratorio e interventi presso le cliniche veterinarie.
Per chiunque abbia un animale da compagnia o per la pratica sportiva è fondamentale ricordarsi di pagare solo con mezzi tracciabili, altrimenti, pagando in contanti, si perde la detrazione del 19%.
Infine, ricordiamo che le spese veterinarie possono essere detratte solo dal proprietario dell’animale.
Per dimostrare al Fisco che vi spetta la detrazione, tra i documenti da conservare c’è la certificazione rilasciata dall’ASL o dal veterinario nel momento dell’iscrizione dell’animale all’anagrafe.
Per i cani l’obbligo del microchip, mentre per gli altri animali, come gatti e furetti, è necessario che il veterinario rilasci il cosiddetto pet passport.
Tra i documenti validi c’è anche il certificato di adozione o la fattura di acquisto dell’animale.
Qualora invece si trattasse di un trovatello si può procedere con la registrazione volontaria, con cui il proprierario si impegna alla detenzione giuridica dell’animale.
Quest’ultimo passaggio è particolarmente importante, perché se si usufruisce delle detrazioni per le spese veterinarie senza il titolo di proprietà sull’animale ci si espone al rischio di una doppia sanzione:
- per detrazione indebita;
- per mancata regolarizzazione del possesso dell’animale.
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