Aumento del canone Rai per sostenere giornalisti, TG, conduttori e ospiti: per l’ad Fabrizio Salini 90 euro in bolletta sono troppo pochi. Ecco la sua proposta.
Aumentare il canone Rai per finanziare in maniera più corposa i TG Rai, i conduttori, gli ospiti dei programmi e i giornalisti. È quanto si evince dalle dichiarazioni di Fabrizio Salini, amministratore delegato Rai, che in audizione alla Commissione di Vigilanza Rai ha parlato della necessità di alzare la tassa sulla TV, che ha svantaggiato Rai da quando il canone è entrato in bolletta.
Se negli scorsi giorni si era avanzata l’ipotesi di una riduzione del canone in seguito alle dichiarazioni del ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli e di una proposta di legge a firma M5S, le parole di Salini arrivano come una doccia fredda.
I 90 euro di canone Rai addebitati nella bolletta elettrica sono troppo pochi secondo l’ad Rai. L’importo sarebbe troppo basso per garantire il servizio Rai, come lui stesso ha dichiarato: “Ogni cittadino paga 20 centesimi al giorno per avere l’offerta editoriale più ampia d’Europa”.
Facciamo chiarezza sulla situazione del canone Rai, tra possibili aumenti e dichiarazioni.
Canone TV aumento e via dalla bolletta?
Come dichiarato da Salini, da quando il canone Rai è stato messo in bolletta (novità introdotta dal governo Renzi), la Rai ha intascato meno soldi.
Un paradosso, se si pensa ai tassi altissimi di evasione dell’epoca: “La raccolta del canone oggi è al di sotto di quella del 2013 quando l’evasione era intorno al 30%: 1.655 milioni nel 2013 e 1.637 nel 2018. Ma c’è dell’altro: alla Rai del cosiddetto “extragettito” arriva un euro su due. Le trattenute da parte dello Stato sono passate da 132 milioni a 345”.
In verità la televisione di Stato aveva provato a proporre il pagamento del canone in bolletta anche per chi era in possesso di un computer, vista la possibilità usufruire di Rai Play, la piattaforma di streaming gratuito di Rai.
La proposta del canone Rai per il possesso del PC non fu approvata, ma con il senno del poi può risultare come uno dei primi campanelli d’allarme di un possibile aumento del canone TV.
Canone TV: perché Rai vorrebbe un aumento?
“Di quei 90 euro a Rai ne arrivano solamente 74,8 euro”, ha detto l’amministratore delegato. L’83% dell’importo del canone pagato dalle famiglie, quindi, finisce nelle casse della TV di Stato per pagare i compensi di giornalisti, conduttori, ospiti e i programmi in palinsesto.
Soldi che non sarebbero sufficienti alla Rai, secondo il suo amministratore, che avrebbe bisogno di entrate maggiori per finanziare un’offerta televisiva ricca e di qualità.
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Canone Rai: taglio o aumento? Le novità
Il canone Rai al momento però non dovrebbe aumentare, perché in tal caso a risentirne saranno i contribuenti. Con la legge di bilancio si vorrebbe invece muoversi in un senso contrario, abbassando ulteriormente l’attuale importo della tassa sulla televisione.
Un percorso che all’AD Rai appare “meritevole”, a patto che alla Rai vengano destinati anche i soldi recuperati dall’evasione.
Come dichiarato da Fabrizio Salini: “Vedo che ci sono emendamenti che richiedono un’ulteriore riduzione del 10% di canone. Se questo dovesse avvenire dovremmo risederci tutti e quantomeno rivedere i contorni del contratto e anche la fattibilità del piano industriale”.
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