Il responso del sondaggio di Money.it sul caro benzina e bollette: per il 51% dei rispondenti la colpa degli aumenti dei prezzi sarebbe del Governo, il 26% invece punta il dito contro le grandi aziende del settore.
La colpa del caro benzina e bollette sarebbe del Governo. Questo è il responso del sondaggio di Money.it alla vigilia del Consiglio dei ministri che dovrebbe ufficializzare le misure messe in campo dall’esecutivo per cercare di abbassare i prezzi dopo i marcati rincari delle ultime settimane.
Come si può vedere dal sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, per il 51% dei rispondenti le maggiori responsabilità del rialzo dei costi è da attribuire al Governo, con il 26% che invece punta il dito contro le grandi aziende del settore e il 14% verso i mercati finanziari.
Non sembrerebbe convincere i lettori invece la teoria che questo aumento dei prezzi per benzina, gas e altre materie prime, possa dipendere dalla guerra in Ucraina in corso da oltre tre settimane oppure dalla pandemia che dura ormai da più di due anni.
Caro bollette e benzina: i risultati del sondaggio
I lettori di Money.it stando al sondaggio non sembrerebbero avere dubbi: in questo aumento dei prezzi per la benzina e le altre materie prime, le colpe maggiori sono da ascrivere alla (mancata) azione da parte del Governo Draghi.
La situazione in Italia del resto è sotto gli occhi di tutti. La benzina ha sfondato abbondantemente il tetto dei 2 euro al litro, le bollette di luce e gas sono praticamente raddoppiate con questa corsa al rialzo delle materie prime che non ha risparmiato pure i generi alimentari.
Per far fronte a questa situazione che sta mettendo in difficoltà molte famiglie e imprese, il Governo è pronto a inserire nel decreto Energia un taglio alle accise di benzina e gasolio pari a 15 centesimi a litro.
La misura però non dovrebbe durare più di due o tre mesi, nella speranza che nel frattempo i prezzi possano iniziare a scendere a prescindere dall’azione governativa. Per le imprese invece sono allo studio ristori e fondi per la cassa integrazione.
Misure che per molti analisti sarebbero però insufficienti a mitigare gli effetti degli aumenti delle ultime settimane, ma dal sondaggio sembrerebbe emergere come i lettori di Money.it reputino queste decisioni soprattutto tardive visto che i rincari hanno preso il via ben prima dello scoppio della guerra in Ucraina.
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