La storia di Saman Abbas continua a tenere banco nei salotti televisivi e il fidanzato di Saman è un testimone essenziale della premeditazione del gesto della famiglia della vittima.
Oggi a Chi l’ha visto parla il fidanzato di Saman Abbas.
La storia di Saman Abbas è diventata presto da cronaca di una scomparsa a omicidio. L’intera famiglia (madre, padre, cugini e in particolare lo zio Danish Hasnain) tranne il fratello della giovane, è accusata di omicidio. Il fidanzato di Saman è l’ultima voce gentile che la ragazza ha sentito tramite il telefono della madre, preso di nascosto.
Il fidanzato di Saman (del quale non è stato divulgato il nome) era stato avvertito dalla giovane poco prima della sua scomparsa. Saman Abbas aveva sentito parlare i suoi genitori, in particolare la madre, di una soluzione, “l’unica soluzione” per una donna che non si atteneva alle regole di vita pakistane: la morte.
Le minacce di morte non erano nuove, anche il fidanzato era stato avvicinato dalla famiglia di Saman con l’intento di minacciarlo se non avesse lasciato la giovane. I due fidanzati invece, forti della loro relazione, stavano già parlando di nozze e vestiti da sposa, come dicono le fonti dei programmi televisivi che trattano la vicenda.
Fidanzato di Saman: gli ultimi messaggi di avvertimento
La storia di Saman Abbas continua a essere argomento di dibattito. Su un corpo ancora non trovato sono già state raccontate decine di storie e molte, troppe parole di odio sono state pronunciate. Una narrazione spietata e per la quale il suo fidanzato è pronto a dare una chiave di lettura. Non ha paura per la sua vita, dice e sarà ospite a “Chi l’ha visto” (Rai 3) per ricostruire gli eventi come lui li ha vissuti, in particolare le ultime ore di vita della giovane diciottenne pakistana.
Dalla sua ricostruzione gli inquirenti hanno potuto dare un orario all’inizio della vicenda. Infatti il ragazzo, appena ventunenne e anche lui pakistano, ha dichiarato di aver sentito Saman l’ultima volta il 30 aprile alle 11:22 via chat. I messaggi scambiati in quelle ore suonano immediatamente preoccupanti, Saman scriverà al fidanzato di aver sentito dire ai suoi genitori che l’unica soluzione per lei era la morte. Un estratto:
Saman: Stanno parlando di omicidio come unica soluzione... stanno parlando di me. [...] Lei (la madre di Saman) dice ‘niente, non stiamo parlando di te’.
Fidanzato di Saman: ...Okay, dai niente andrà tutto bene.
Saman in quelle ore di tensione si affida al destino, ma non è fiduciosa e teme per la sua vita, tanto da chiedere al fidanzato di andare dai carabinieri se non avesse avuto sue notizie nel giro di 48 ore. Il fidanzato di Saman cerca allora di tranquillizzarla e anche lui, giovane e spaventato, si affida alla religione, al pensiero che Allah farà del bene e non li dividerà. Il ragazzo è andato dai carabinieri dopo 4 giorni, ma dice di essersi sentito rispondere di andare a casa perché “Saman sta bene”. Solo dopo essersi rivolto all’avvocato della comunità di Bologna sono iniziate le indagini per chiarire i motivi della scomparsa della giovane.
Saman scomparsa, da mesi si cerca il corpo
Non era la prima volta che Saman Abbas chiedeva aiuto. Lo aveva fatto denunciando la situazione alle forze dell’ordine e andando a vivere fuori dalla casa di famiglia. La ragazza aveva previsto di tornare a casa per poter ottenere i documenti per diventare indipendente, viaggiare e, come racconta il suo fidanzato, per sposarsi.
La vittima, la diciottenne Saman, sarebbe stata uccisa perché rifiutava di lasciare il suo fidanzato, minacciato più volte di morte anche lui, e sposare un cugino più grande risiedente in Pakistan. La logica dietro questo matrimonio non è una tradizione religiosa, ma una tradizione economica e di dominio, infatti in questo modo le terre possedute sarebbe rimaste all’interno della famiglia (dal racconto del fidanzato di Saman).
Ancora oggi il padre di Saman, Shabbar, continua a minacciare il fidanzato tramite messaggi su Instagram e il giovane ha dichiarato di aver paura per lui e la sua famiglia in Pakistan. Il ventunenne, tramite alcuni messaggi letti nel programma “Quarto Grado”, ancora spera di ritrovarla: “Mi rendo conto che Saman è stata uccisa. Ma mi auguro che non sia realmente morta. Le penso da qualche parte, ancora in vita…”.
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