Giuramento del Governo: come funziona?

Isabella Policarpio

12/02/2021

Come si svolge e che significato ha il giuramento del Governo in Quirinale? Vediamo come funziona e qual è la formula rituale prevista dalla legge.

Giuramento del Governo: come funziona?

Il mandato di un nuovo esecutivo è preceduto dal giuramento del Presidente del consiglio e dei ministri.

Il giuramento del governo avviene presso il Quirinale dinanzi al Presidente della Repubblica recitando la formula seguente:

“Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione.”

Entro 10 giorni da questa cerimonia solenne, il neo-premier con i suoi ministri deve presentarsi in Parlamento per incassare il voto di fiducia, senza il quale non è legittimato ad operare.

Per quanto riguarda il prossimo governo, prima di procedere al giuramento ufficiale, è indispensabile che Mario Draghi si rechi in Quirinale per sciogliere la riserva.

Come funziona il giuramento del governo

Il giuramento del governo è un momento solenne ricco di significato, segna l’inizio del mandato dell’esecutivo e manifesta che il premier e i ministri nominati si assumono la responsabilità del proprio mandato nei confronti del popolo italiano e delle altre istituzioni.

Avviene nel Salone delle Feste del palazzo del Quirinale, la sede del Presidente della Repubblica, secondo la formula rituale stabilita nell’articolo 1 della legge n. 400 del 23 agosto 1988 “Disciplina dell’attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri”.

Per prassi consolidata, spetta al Presidente del consiglio giurare per primo dinanzi a Capo dello Stato mentre la formula di rito è letta dal Segretario generale alla presenza di una copia originale della carta costituzionale. Dopo il premier è la volta dei ministri senza portafoglio e per ultimi i ministri a capo dei dicasteri.

Quando tutti i componenti del nuovo esecutivo hanno giurato, vengono scattate le foto ufficiali del nuovo Consiglio dei ministri insieme al Presidente della Repubblica.

Se uno o più ministri non possono essere presenti al giuramento per impossibilità o altri motivi, possono giurare il giorno successivo o, in ogni caso, il prima possibile, secondo le stesse modalità. Unica differenza è che il rito si svolge presso la Sala della Pendola del Quirinale e non nel Salone delle Feste.

Il voto di fiducia del Parlamento

Il voto di fiducia è un altro passaggio fondamentale per la formazione del governo, disciplinato dall’articolo 94 della Costituzione:

“Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.
Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale.
Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia.”

Il voto di fiducia viene espresso tramite mozione motivata dei singoli deputati e senatori e per appello nominale e manifesta l’appoggio del potere legislativo nei confronti dell’agenda di governo.

Soltanto dopo il voto di fiducia il governo assume pieni poteri.

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