Chi sono e cosa vogliono gli Antifa? Il gruppo dichiarato “organizzazione terroristica” da Trump.
Chi sono gli Antifa e cosa vogliono? Donald Trump ha dichiarato guerra al movimento, definendolo un’organizzazione terroristica. A renderlo noto è lo stesso Tycoon, che twitta: “Antifa è un’organizzazione terroristica, stia fuori da Washington. Le forze dell’ordine vi stanno guardando da molto vicino!”.
Il gruppo era già noto per aver preso parte alle manifestazioni del movimento Black Lives Matter dopo l’uccisione di un uomo afroamericano, George Floyd, per mano di un agente di polizia della città di Minneapolis, a seguito di un fermo. Negli scorsi mesi, in tutto il paese erano iniziate delle manifestazioni e delle rivolte che raggiunsero anche la capitale. Il gruppo degli Antifa sarebbe stato inquadrato dalla Casa Bianca come il promotore delle rivolte, tanto che Trump aveva già affermato di volerlo dichiarare organizzazione terroristica.
Antifa is a Terrorist Organization, stay out of Washington. Law enforcement is watching you very closely! @DeptofDefense @TheJusticeDept @DHSgov @DHS_Wolf @SecBernhardt @SecretService @FBI
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) January 5, 2021
Adesso il gruppo è tornato sotto la luce dei riflettori dopo lerivolte scoppiate negli Stati Uniti in seguito alla vittoria di Biden, che è riuscito a conquistare tutto il Congresso, con la vincita del ballottaggio in Georgia.
Chi sono e cosa vogliono gli Antifa, la rete antifascista internazionale
Con il termine Antifa, riconducibile ad “antifascista”, non si intende una sola sigla politica organizzata e riconoscibile, ma raggruppa una serie di collettivi più o meno strutturati.
Il gruppo è un’organizzazione internazionale non strutturata, presente in diversi Stati, come il Regno Unito, la Germania, l’Italia e gli Stati Uniti, dove sono cresciuti notevolmente dopo la vincita delle elezioni di Trump nel 2016.
Già nel 2017 si erano fatti conoscere per aver preso parte agli scontri contro i suprematisti bianchi, in Virginia, durante il raduno “Unite the Right”. Gli Antifa non hanno un leader comune, ma si compongono di piccole realtà locali e autonome, che si oppongono alle azioni di estrema destra e a quelle che considerano razziste, omofobe e xenofobe. Sebbene non siano affiliati con altri gruppi politici, molto spesso collaborano con le reti di attivisti locali come il movimento Black Lives Matter o Occupy.
La fake news degli Antifa al Congresso
Nelle ultime ore diversi fautori di Trump, stanno accusando gli Antifa su Twitter, sostenendo che siano loro i responsabili della breccia al Congresso. Tra i principali diffusori di questa fake news troviamo l’influencer Cari Kelemen, con un seguito di oltre 154.000 follower, e nota sostenitrice di Trump.
In particolare Kelemen sostiene che l’”uomo con le corna”, ormai divenuto il volto della manifestazione, sia in realtà un membro degli Antifa e non un sostenitore di Trump, come dimostrerebbero diverse immagini pubblicate dalla stessa, che ritrarrebbero lo stesso personaggio durante le manifestazione del BLM. Tuttavia si tratta di una fake news dal momento che l’uomo è un noto sostenitore del Tycoon che ha preso parte a diverse marce pro-Trump, l’ultima lo scorso dicembre.
Durante le manifestazioni di Tampa infatti scesero in piazza anche i sostenitori della polizia, e non solo quelli del Movimento Black Lives Matter.
Le repressioni del Governo americano
Gli Antifa non sono visti di buon occhio sia dai movimenti di destra che da quelli di sinistra tradizionali. Anche Nancy Pelosi, nel 2017, ha denunciato “le azioni violente di persone che si definiscono Antifa”, aggiungendo che sarebbero dovuti essere arrestati.
Nelle ultime ore il presidente ha firmato “un memorandum per garantire che i dirigenti federali valutino le azioni dei suoi attivisti sulla base delle leggi federali che limitano l’ingresso di persone associate con organizzazioni terroristiche o con intenti criminali”, ha fatto sapere la Casa Bianca attraverso una nota.
Il movimento sarebbe stato accusato di aver preso parte alle manifestazioni scoppiate a Washington, insieme al movimento BLM, dopo l’assalto al Congresso da parte dei sostenitori di Trump che non hanno accetto la sconfitta del loro leader. La Casa Bianca, intanto aggiunge che “gli attivisti di Antifa hanno attaccato brutalmente i nostri amici rispettosi della legge, vicini e imprenditori, e hanno distrutto monumenti storici che le nostre comunità hanno amato per decenni. Questa violenza e illegalità non ha alcun posto negli Stati Uniti e sarà considerata terrorismo domestico”.
Le proteste degli ultimi mesi
Il gruppo di Antifa, negli scorsi mesi ha preso parte a diverse manifestazioni sparse in tutti gli Stati Uniti, ed è stato aspramente criticato da moltissimi esponenti politici, oltre che dai media.
Il Segretario di Stato, Mike Pompeo, parlando delle manifestazioni ha dichiarato di non riuscire a comprendere “come si sia arrivati a questo punto, ma abbiamo già visto questo schema prima, con outsider che si infiltrano”. Secondo il Segretario le violenze registrate “vengono dalle proteste violente Antifa”
Anche il consigliere per la sicurezza nazionale, Robert O’Brian ha dichiarato alla CNN che le proteste violente sono “guidate da Antifa”, aggiungendo che:
“Non so nemmeno se si possono definire di sinistra. Ma qualsiasi cosa siano sono militanti che bruciano le nostre città e arriveremo fino in fondo”.
Per limitare il più possibile gli scontri tra manifestanti e polizia venne introdotto in oltre 25 città di 16 Stati il coprifuoco. A Washington invece si rese necessario l’intervento della Guardia Nazionale che ha effettuato centinaia di arresti.
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