Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, nel corso dei prossimi mesi ci saranno due pandemie: quella dei vaccinati e quella delle persone che non si sono fatte somministrare il farmaco.
Nel corso dei prossimi mesi ci troveremo davanti a due pandemie, quella delle persone vaccinate, senza particolari problemi e quella dei non vaccinati negli ospedali. È questa la previsione di Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano.
L’esperto ha fatto delle ipotesi su quella che sarà l’evoluzione della pandemia nel prossimo futuro, mettendo in evidenza un destino diverso e decisamente migliore per chi ha deciso di farsi somministrare il vaccino sottolineando come con il passare del tempo sarà sempre più difficile convincere gli scettici.
Nei prossimi mesi ci saranno due pandemie
“Ci saranno due pandemie, quella dei vaccinati senza grossi problemi e quella dei non vaccinati purtroppo negli ospedali”. Sono queste le parole utilizzate da Fabrizio Pregliasco nel corso di un’intervista in diretta su Rtl 102.5 con cui ha delineato quale sarà l’evoluzione della situazione legata al Covid nei prossimi mesi.
Secondo il virologo dell’Università di Milano “le persone che non si vogliono vaccinare sono quelle che hanno più paura del vaccino che della malattia, ed è un elemento che a questo punto rende difficile il convincimento. Queste persone in attesa del vaccino sono molto dubbiose e penso che sarà sempre più difficile incrementare la quota di vaccinati”.
Pregliasco lancia anche un monito alle persone che sono convinte che il vaccino sia inutile, dicendo loro che stanno commettendo un grave errore “sottovalutano la pericolosità della malattia”. Il virologo ha poi usato delle parole dura anche nei confronti di alcuni “opinionisti irresponsabili che per emergere nelle loro stupidaggini non si sono resi conto dell’effetto delle loro parole sui cittadini”.
La vaccinazione è fondamentale
Il virologo, nel corso del suo intervento, si è poi soffermato ad analizzare l’aumento dei contagi causati dalla variante Delta e del possibile passaggio in zona gialla di alcune regioni già a partire dal prossimo lunedì, Sicilia in primis, dove a causa del turismo e dei contatti il virus ha avuto una maggiore possibilità di diffondersi.
Proprio per questo motivo, conclude il virologo, “penso che la discussione sulla vaccinazione debba essere portata avanti senza ideologie e preconcetti, ma come necessità, si vede che è efficace, non è certo una caramella: ha degli effetti collaterali come ogni farmaco e vaccino, ma è l’elemento fondamentale per poter continuare quello che stiamo gestendo in questo periodo nonostante la presenza della variante Delta che ha scombinato un po’ le cose”.
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