Gli 1,4 miliardi di abitanti cinesi sono stati privati della BBC, soggetta a una vera interdizione del governo
La Cina ha oscurato la BBC, che è di fatto da poche ore irraggiungibile per gli 1,4 miliardi di abitanti del Paese.
Basterebbe anche solo il dato relativo all’enorme popolazione per rendersi conto della gravità di un ban simile, decretato dall’Amministrazione nazionale della radio e della televisione cinese.
Al termine della scorsa settimana, l’ente di Pechino ha infatti annunciato che non consentirà a BBC World News di continuare a trasmettere in Cina e ad Hong Kong.
Il motivo? La BBC - argomenta - non è stata in grado di soddisfare i requisiti relativi a notizie “veritiere e corrette”, il tutto “danneggiando gli interessi nazionali”.
La Cina ha oscurato la BBC: ecco perché
Per chiarire meglio l’oscuro e insolito quadro venutosi a creare, va precisato che la BBC aveva recentemente trattato mediaticamente una serie di questioni delicate per la Cina, compreso il trattamento riservato alla minoranza uigura nella provincia cinese dello Xinjiang.
Di certo un’attenzione che ha contribuito all’approdo alle ultime, drastiche decisioni. Decisioni che come prevedibile non sono andate affatto giù alla BBC, i cui vertici si sono detti “delusi dal fatto che le autorità cinesi abbiano deciso di intraprendere questa linea di azione”:
“Alla BBC trasmettiamo le notizie internazionali considerate le più affidabili al mondo e riferiamo in merito a storie che arrivano da ogni parte; e lo facciamo in modo equo, imparziale, senza paura o in favore di qualcuno”.
Per molti esperti e osservatori dello scenario mediatico e politico cinese, la cosiddetta goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata una trasmissione dello scorso 2 febbraio, durante la quale è stato riportata la notizia dei presunti stupri e torture di donne nei campi di «rieducazione» destinati agli uiguri.
Ma dal governo cinese hanno parlato di accuse “completamente infondate” , spiegando che i «centri» nello Xinjiang sono progettati per “combattere l’estremismo” e sviluppare le specifiche “capacità professionali” degli uiguri.
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