Il Cts ha dato l’ok all’ampliamento dei posti occupabili al cinema, a teatro e negli stadi. Nessun limite per gli ingressi nei musei. Atteso il parere sulle discoteche. Ecco cosa cambia.
Si va verso l’allentamento delle limitazioni alla capienza nei cinema, teatri, stadi e palazzetti; niente più ingressi contingentati nei musei. Il Cts (Comitato tecnico scientifico) dà il via libera all’aumento dei posti occupabili nei luoghi dello sport, dello spettacolo e della cultura. Ovviamente tutti dovranno essere muniti di green pass.
Ora la palla passa al Governo, che dovrà decidere come e quando tradurre in un provvedimento di legge le indicazioni degli esperti. Il Consiglio dei ministri è atteso per mercoledì.
Ecco quanti posti si potranno occupare al cinema, a teatro, allo stadio secondo il parere del Cts.
Cinema e teatro: quanti posti si possono occupare
Per gli spettacoli in cinema, teatri e sale da concerto si prevede un ampliamento dei posti occupabili all’80% al chiuso e al 100% all’aperto in zona bianca. Tale indicazione, spiegano gli esperti, potrà essere rivista nell’arco del prossimo mese.
In una nota si legge che “il Comitato sulla base dell’attuale evoluzione positiva del quadro epidemiologico e dell’andamento della campagna vaccinale ritiene si possano prendere in considerazione allentamenti delle misure in essere, pur sottolineando la opportunità di una progressione graduale nelle riaperture, basata sul costante monitoraggio dell’andamento dell’epidemia combinato con la progressione delle coperture vaccinali nonché degli effetti delle riaperture stesse”.
Il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, che da tempo preme per portare la capienza al 100%, afferma che “Teatri, cinema e sale da concerto sono luoghi sicuri e per questo vi chiedo di valutare la possibilità di superare le misure di distanziamento interpersonale e gli attuali limiti di capienza, mantenendo l’obbligo di green pass e di indossare la mascherina per la durata degli spettacoli”.
Resta l’obbligo di indossare la mascherina a copertura di naso e bocca da quando si entra a quando si esce, in tutti gli ambienti e per tutta la durata dello spettacolo. Vige inoltre il divieto di consumare cibi e bevande, quindi non si deve mai abbassare la mascherina. L’accesso alle sale è consentito solo agli spettatori provvisti di green pass.
Ok all’aumento dei posti allo stadio
Per la capienza negli impianti in cui si tengono manifestazioni sportive, finora pari al 50% all’aperto e al 25% al chiuso, il Cts pensa si possa procedere con riaperture graduali degli accessi del pubblico in possesso di certificazione verde Covid-19. Secondo gli esperti, in zona bianca le strutture all’aperto possono essere riempite al 75% della capienza massima consentita e quelle al chiuso al 50%. Ciò tenendo conto che “la capienza negli impianti debba essere rispettata utilizzando tutti i settori e non solo una parte al fine di evitare il verificarsi di assembramenti in alcune zone e che siano rispettate le indicazioni all’uso delle mascherine chirurgiche e ci sia la vigilanza sul rispetto delle prescrizioni”.
Nessuna restrizione agli ingressi per i musei
Per quanto riguarda i musei, il Cts “non pone limitazioni, ma raccomanda di garantire l’organizzazione dei flussi per favorire il distanziamento interpersonale in ogni fase con l’eccezione dei nuclei conviventi”. Resta valido l’obbligo di mascherina, di distanziamento interpersonale e di green pass.
Quando riaprono le discoteche
Si va verso la riapertura totale dei luoghi dello spettacolo, dell’intrattenimento, della cultura e dello sport. Ma le discoteche? Il ministero dello Sviluppo Economico ha chiesto un parere agli esperti del Cts sulla riapertura di discoteche, sale da ballo e locali assimilati, che al momento possono restare aperti al pubblico solo per il servizio di ristorazione e bar al tavolo ma non si può ballare. A luglio il Cts aveva reso noto il parere sulla riapertura delle discoteche in sicurezza: le linee guida prevedevano apertura solo in zona bianca, possibilità di ballare solo all’aperto, solo con green pass, ingressi contingentati e registrati per 14 giorni e obbligo di indossare la mascherina nelle occasioni di assembramento. Ma da allora il governo non ha fissato una data di riapertura per le discoteche, considerate più pericolose di altri luoghi perché “sono ambienti chiusi stipati di persone e con criticità dei sistemi di aerazione”.
Si attende ora il nuovo parere degli esperti sulla “possibilità di superare l’attuale regime di assoluta sospensione di queste attività, prevedendone l’apertura subordinata al rispetto di misure di prevenzione, tra cui l’accesso solo con green pass e l’individuazione di limiti di capienza massimi come quelli per gli altri spettacoli dal vivo”.
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