I colloqui di lavoro sono sempre meno ed è importante mostrarsi sicuri e prepararsi bene alla domanda “Mi parli di lei”. Ecco spiegato come rispondere e come non rispondere: le 5 categorie che non puoi proprio dimenticare.
Ti sei mai chiesto come rispondere al ‘Mi parli di lei’ durante un colloquio di lavoro?
Hai mai provato quel gelido imbarazzo non sapendo cosa dire e da dove iniziare?
Mostrarsi sicuri di sé durante un colloquio di lavoro è essenziale per essere anche lontanamente considerati per un posto di lavoro: ecco quindi come avere successo e come rispondere alla domanda «Mi parli di lei».
Se hai mai partecipato ad un colloquio di lavoro, allora avrai sicuramente dovuto rispondere alla richiesta del «parlami di te».
È una richiesta da parte di un responsabile delle risorse umane così comune e banale che spesso viene trascurata quando ci si prepara ad un colloquio di lavoro.
Tuttavia, per parlare un po’ di sé e descrivere le proprie qualità e i propri difetti questa è la domanda in assoluto più importante durante un colloquio di lavoro e la sua risposta condizionerà realmente la possibilità di venir presi oppure no.
Il modo in cui si risponde a questa domanda infatti deciderà il successo del colloquio e, infine, la possibilità di ottenere il lavoro. Non preoccuparti troppo: spesso, chi ti fa il colloquio di lavoro è dalla tua parte. Vuole più di ogni altra cosa chiudere la pratica e smettere di fare decine e decine di colloqui di lavoro al giorno.
Se riesci a rispondere con successo alla domanda «Parlami di te» durante un colloquio le possibilità di ottenere il posto di lavoro aumentano esponenzialmente.
Nel rispondere a questa domanda, ci sono due regole da tenere sempre in considerazione:
- non raccontare la storia della tua vita,
- condividi solo informazioni pertinenti.
La prima regola è abbastanza facile da seguire. Quando l’intervistato è impreparato risponde alla domanda «Parlami di te» raccontando la storia della sua vita.
Il responsabile delle risorse umane non vuole sentire un’ora sulla tua storia a partire dall’infanzia, né tantomeno sapere i nomi dei tuoi animali domestici o il tuo genere di film preferito.
Per evitare tutto questo, chiediti: «Quali sono le informazioni pertinenti che dovrei condividere?»
Per rispondere in modo efficace alla domanda «Mi parli di lei», la risposta dovrebbe essere suddivisa e strutturata in cinque categorie:
- Risultati professionali (recenti),
- Risultati accademici,
- Competenze,
- Obiettivi professionali,
- Perché vuoi questo lavoro.
A meno che non sia necessario, cerca di non dilungarti più di 30 secondi per ogni categoria. Il che ti dà circa 2 minuti e 30 secondi per iniziare il colloquio e la tua presentazione personale con il piede giusto. Cerca di non parlare per meno di due minuti ed evita di andare oltre i 3.
Esaminiamo ogni categoria singolarmente ed evidenziamo gli elementi importanti in ciascuna parte, capendo poi gli errori che dovrebbero essere assolutamente evitati.
1. Risultati professionali (recenti)
Come NON rispondere al ‘Mi parli di lei’:
- recitare a memoria il tuo CV
- esitare parlando della tua esperienza
- parlare di risultati che non hanno niente a che fare con la posizione per cui si partecipa al colloquio di lavoro.
Esitare o blaterale durante il colloquio comunica al responsabile delle risorse umane che sei impreparato e che non sei adatto a quel lavoro. Una risposta prolissa, troppo lunga, può dare l’impressione di essere insicuri e può gravemente danneggiare le probabilità di ottenere il lavoro.
Come rispondere al ‘Mi parli di lei’:
- Prepararsi 3-5 risultati professionali prima di sostenere il colloquio
- Parlare di obiettivi che hanno a che fare con la posizione per cui si concorre ora
- Pratica, pratica, pratica!
Il miglior modo per sembrare sicuri di sé in un colloquio di lavoro è fare pratica davanti ad uno specchio. Pianifica la tua risposta e scegli i punti chiave di cui desideri parlare all’interno di ogni categoria.
Non pianificare la risposta parola per parola. Fai pratica fino a quando sarai in grado di improvvisare.
2. Risultati accademici
Come NON rispondere al ‘Mi parli di lei’:
- Andare troppo indietro negli anni
- Argomentare la tua fantastica tesi
- Recitare tutti gli esami sostenuti
Se hai già una certa esperienza professionale alle spalle, non perdere tempo parlando di tutti i tuoi successi accademici e scolastici. Chi sta sta a sentire non è minimamente interessato alla lista di tutti gli esami che hai fatto: vuole sentir parlare di progetti interessanti, e come hai trasformato i contenuti teorici in pratica.
Come rispondere al ‘Mi parli di lei’:
- Spiegare come le abilità e le conoscenze acquisite possono essere sfruttate per soddisfare con successo le esigenze del ruolo lavorativo per cui ci si propone
- Fare riferimento alle attività extrascolastiche in cui hai sviluppato capacità di leadership
- Dilungarsi sui progetti importanti su cui hai lavorato.
Fare riferimento ai ruoli di leadership all’interno delle tue attività extrascolastiche è un ottimo modo per destare curiosità sui tuoi hobby e i tuoi interessi personali. Anche se non devi certo parlare di tutti i tuoi hobby, in questo modo puoi fare un leggero riferimento alla tua vita privata, il che potrebbe distinguerti da tutti gli altri, renderti “ricordabile” e spingere il tuo interlocutore a farti altre domande più personali e rendere così il colloquio di lavoro più casual e meno stressante.
3. Competenze
Come NON rispondere al ‘Mi parli di lei’:
- Elencare semplicemente una lista di qualità che credi di avere
- Parlare di conseguenze e abilità non pertinenti
- Mentire
A molte persone piace mentire o esagerare descrivendo le proprie abilità e competenze in un colloquio di lavoro. Questo è un grosso errore. Il datore di lavoro scoprirà se hai mentito, e le conseguenze saranno inevitabili.
Come rispondere al ‘Mi parli di lei’:
- Preparati 2-4 competenze e abilità rilevanti
- Parla di abilità che hanno a che fare con la posizione per cui concorri
- Spiega come hai acquisito queste competenze
È una buona idea parlare di come si sono acquisite le competenze e non solo elencarle. Ciò contribuirà a capire il contesto dentro il quale utilizzi le tue abilità.
4. Obiettivi professionali
Come NON rispondere al ‘Mi parli di lei’:
- Parlare dei tuoi obiettivi di vita (comprare una casa, sposarti..)
- Dare l’impressione di non avere obiettivi professionali
- Fare riferimento ad obiettivi che non si sarà mai in grado di raggiungere all’interno della azienda nella quale stai facendo il colloquio di lavoro.
Stai attento a non confondere i tuoi obiettivi di carriera e i tuoi obiettivi di vita. Se non hai obiettivi chiari potresti dare l’impressione di non sapere cosa vuoi.
Come rispondere al ‘Mi parli di lei’:
- Parlare di obiettivi raggiungibili grazie all’aiuto e al sostegno della azienda per cui vuoi lavorare
- Parlare di obiettivi a lungo termine
- Dimostrare che vuoi realmente costruirti una solida carriera.
I datori di lavoro sono alla ricerca di candidati interessati ad una carriera stabile e a lungo termine. Se i tuoi obiettivi non sono chiari e non hanno senso, mostrerai di non voler rimanere a lungo nella azienda.
5. Perché vuoi questo lavoro
Come NON rispondere al ‘Mi parli di lei’:
- Parlare di stipendio
- Dire semplicemente che vuoi il lavoro
- Confidare di volere il lavoro perché hai il mutuo da pagare.
Fai attenzione a cosa dice riguardo questa categoria. Se sei interessato al lavoro solo per motivi di soldi o perché è vicino casa - e lo ammetti senza problemi - darai l’impressione di non voler aiutare l’azienda ad avere successo.
Come rispondere al ‘Mi parli di lei’:
- Spiegare come l’azienda può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi
- Elogia l’ambiente e le relazioni all’interno dell’azienda
- Confidare che riesci a vederti all’interno dell’azienda nel lungo termine
Se segui questi consigli per rispondere alla domanda «Parlami di te» sarà un gioco da ragazzi.
Una risposta solida e strutturata ti consentirà di impressionare il datore di lavoro e far sì che il tuo colloquio porti davvero qualcosa di buono.
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