Come si diventa avvocato d’ufficio? Requisiti di iscrizione e nomina

Isabella Policarpio

03/05/2019

Chi è il difensore d’ufficio? Quando serve? Compiti, funzioni e requisiti di iscrizione nell’elenco.

Come si diventa avvocato d’ufficio? Requisiti di iscrizione e nomina

Come si diventa avvocato d’ufficio? A cosa serve e quali sono i requisiti di iscrizione e nomina?

L’avvocato d’ufficio, o difensore d’ufficio, è il legale nominato dal giudice o dal pubblico ministero che si occupa della difesa dell’imputato o dell’indagato quando quest’ultimo non ha provveduto alla nomina di un avvocato di fiducia.

L’avvocato d’ufficio viene scelto da un elenco di difensori che è predisposto dal Consiglio dell’Ordine forense, congiuntamente al Presidente del tribunale, e serve ad assicurare l’assistenza penale. Infatti, nel nostro ordinamento, nessuno può difendersi da solo nell’ambito di un giudizio penale. Invece, per quanto riguarda i giudizi civili, l’avvocato d’ufficio è necessario solamente nei procedimenti innanzi al Tribunale dei minori.

Anche se scelto dal giudice o dal pm, l’avvocato d’ufficio non è gratuito: vuol dire che l’imputato deve provvedere a tutte le spese d’ufficio. (Avvocato d’uffico: si paga? Quanto costa?)

Chi è e cosa fa l’avvocato d’ufficio

Il difensore d’ufficio è un avvocato che subentra nella difesa dell’imputato nel processo penale quando quest’ultimo omette di scegliere un difensore. Infatti, il Codice di procedura penale prevede che nessuno può stare da solo in giudizio, in quanto la difesa tecnica è obbligatoria.

Dunque, la volontà di farsi difendere da un avvocato non è rimessa al cittadino ma è prevista dalla legge come tassativa. Difatti, se l’imputato non provvede autonomamente alla nomina di un avvocato di fiducia, il giudice deve nominarne uno d’ufficio, altrimenti il giudizio non può iniziare o continuare.

In ogni caso, l’imputato è libero in qualsiasi momento di rivolgersi ad un avvocato di fiducia, anche dopo la nomina del legale d’ufficio.

Anche se l’avvocato viene nominato dal giudice, l’imputato che se ne avvale ha comunque l’obbligo di corrispondergli l’onorario professionale. Infatti - ci teniamo a precisarlo - l’avvocato d’ufficio non è gratuito né va confuso con il gratuito patrocinio: l’unica peculiarità è che invece di essere scelto dall’imputato viene individuato sulla base di elenchi ad hoc predisposti.

Avvocato d’ufficio: i requisiti di iscrizione

Come abbiamo anticipato, l’avvocato d’ufficio viene scelto dal giudice sulla base di elenchi predisposti dal Consiglio dell’Ordine forense, d’intesa con il Presidente del tribunale. Per conservare l’iscrizione in questo elenco, è necessario che l’avvocato partecipi ad almeno 10 udienze all’anno, con l’esclusione di quelle di semplice rinvio.

Per iscriversi negli elenchi dei difensori d’ufficio occorrono tre condizioni:

  • partecipare a un corso di formazione biennale in materia di diritto penale (organizzato dal Consiglio dell’Ordine circondariale o da una Camera penale territoriale o dall’Unione delle Camere penali) di almeno 90 ore complessive ed con superamento di esame finale;
  • essere iscritti all’albo degli avvocati da almeno 5 anni, con comprovata esperienza in materia penale;
  • conseguire il titolo di specialista di diritto penale.

Avvocato d’ufficio: la nomina

La designazione dell’avvocato d’ufficio è regolata dall’articolo 97 del Codice di procedura penale, che prevede:

«L’imputato che non ha nominato un difensore di fiducia o ne è rimasto privo è assistito da un difensore di ufficio».

La nomina del difensore d’ufficio avviene su richiesta dell’autorità giudiziaria investita della controversia e della polizia giudiziaria. L’articolo prosegue così:

«Il Consiglio nazionale forense fissa, con cadenza annuale, i criteri generali per la nomina dei difensori d’ufficio sulla base della prossimità alla sede del procedimento e della reperibilità».

Dunque, il giudice, il pubblico ministero e la polizia giudiziaria, se devono compiere un atto per il quale è prevista l’assistenza del difensore e la persona sottoposta alle indagini o l’imputato non hanno provveduto alla nomina di un avvocato di fiducia, danno avviso dell’atto al difensore d’ufficio e ne comunicano il nominativo all’Ufficio centralizzato.

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