Concorsi pubblici per il reclutamento di esperti nei Ministeri e nelle Regioni per dare attuazione dei progetti del Recovery Plan; il Governo ha raggiunto un accordo.
Concorsi pubblici: sembra sia stato trovato l’accordo tra il Presidente del Consiglio e i vari Ministri per le assunzioni di esperti che si occuperanno della gestione delle risorse in arrivo dal Recovery Plan.
Nelle prossime ore verrà approvato dal Consiglio dei Ministri il testo del Decreto reclutamento, con il quale verrà messo nero su bianco il piano assunzioni che verrà attuato da qui a breve per rendere più efficiente la macchina della burocrazia.
Un tema di discussione delle ultime settimane è stato appunto quello riguardante il reclutamento di esperti da distribuire tra i vari Ministeri. Da parte di tutti, infatti, si sente la necessità di dover alzare il livello qualitativo della Pubblica Amministrazione e per questo motivo è stato deciso di assumere dei professionisti, altamente specializzati, in modo da poter attuare al meglio i vari progetti finanziati dal Recovery Plan.
Non era chiaro, però, quante effettivamente dovessero essere le assunzioni: ebbene, nelle ultime ore, proprio alla vigilia dell’arrivo del testo del Decreto Reclutamento in Consiglio dei Ministri, sembra sia stato raggiunto un accordo.
Assunzioni nei vari Ministeri: concorsi pubblici per 500 esperti per il Recovery Plan
Quella del 3 giugno 2021 è stata una lunga giornata per il premier Draghi. Questo, infatti, ha tenuto delle interlocuzioni con i vari Ministri che chiedevano di avere a disposizione un’ampia quota di esperti. Dopo un incontro - conclusosi in serata - con la cabina di regia - composta dai ministri Brunetta (Funzione Pubblica), Orlando (Lavoro), Patuanelli (Agricoltura), Giorgetti (Sviluppo economico) e Bonetti (Pari opportunità), il Presidente del Consiglio ha deciso di fissare una “Quota 500”.
Saranno 500, dunque, gli esperti selezionati tramite concorso pubblico, che seguirà le regole per un reclutamento veloce fissate da Brunetta; una vera e propria task force che si occuperà della “messa a terra” delle risorse in arrivo con il Recovery Plan.
Non è ancora chiara la suddivisione di questi 500 posti, ma sappiamo che la maggior parte saranno riservati ai seguenti ministeri:
- Tesoro;
- Innovazione;
- Infrastrutture.
Per gli altri Ministeri viene comunque assicurata una “quota congrua” di personale specializzato. Viene comunque “frenata” la loro ambizione, visto che alcune pretese rischiavano di far lievitare il numero di assunzioni ben oltre Quota 500. Una soglia che - come spiegato dal Ministero del Tesoro - non va superata in quanto altrimenti sarebbe stato complicato garantire sostenibilità ai conti pubblici.
Ci saranno, dunque, 500 assunzioni di esperti tramite concorsi pubblici: specialmente si tratterà di tecnici, economisti e ingegneri. Non solo laureati, quindi, ma anche professionisti con un importante background.
Concorsi pubblici: assunzioni “indefinite” nelle Regioni
Anche le Regioni, però, vogliono i loro esperti di cui disporre per l’attuazione dei progetti inerenti al Recovery Plan. Alle Regioni del Sud ne sono già destinati 2.800 (con il concorso pubblico già in essere), ma non sono abbastanza.
A tal proposito, le Regioni ne hanno chiesti altri 1.000: un numero sul quale non sembra essere arrivato il via libera del Presidente del Consiglio Mario Draghi, il quale ha preferito restare più sul vago. Nel testo del Decreto Reclutamento, dunque, non ci sarà un numero preciso di posti a concorso per esperti da assumere nelle varie Regioni.
Quel che è certo, comunque, è che anche in questo caso si tratterà di assunzioni rapide grazie alle nuove regole introdotte da Brunetta, con la possibilità di reclutamento già 100 giorni dopo dalla prima prova.
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