Per il lavoratore, la sottoscrizione del contratto di lavoro subordinato implica il rispetto di una serie di doveri e l’esercizio di vari diritti. Ecco una pratica sintesi.
Chi viene assunto come lavoratore subordinato deve aver ben chiari diritti e doveri previsti dal contratto.
Quello che stiamo vivendo è un periodo denso di dibattiti sulle riforme che il Paese dovrà progettare e attuare nei prossimi mesi, per rinnovarsi, evolversi e per attuare gli obiettivi di cui al PNRR. Tra le varie riforme, si parla spesso anche di quella del lavoro, con ad es. la possibile introduzione del salario minimo orario, come auspicato da alcune formazioni politiche.
Ma al di là delle discussioni attuali sulle novità da immettere nel mercato del lavoro - anche per rilanciare l’occupazione - appare opportuno di seguito fare una sintetica panoramica di quelli che sono alcuni dei principi base posti dalla Costituzione, dallo Statuto dei lavoratori e dalle leggi ad hoc in materia di lavoro dipendente. Ovvero: quali sono i diritti e i doveri del lavoratore dipendente? Scopriamolo di seguito, onde non farsi trovare impreparati in caso di assunzione con contratto di lavoro subordinato.
DIRITTI E DOVERI DEL LAVORATORE DIPENDENTE
Contratto di lavoro subordinato: il diritto alla retribuzione del lavoratore
Più di uno sono i diritti del lavoratore dipendente, come è ben noto, ma giova ricordarli. Anzitutto il più rilevante diritto del lavoratore subordinato è quello di ottenere la retribuzione per l’attività prestata, per il quale sono essenziali le norme del CCNL di riferimento o del proprio contratto individuale di lavoro.
Questo diritto è la diretta conseguenza dell’impegno, da parte del dipendente a lavorare nell’impresa, ufficio o ente, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore.
Come specificato dalla Costituzione, la retribuzione deve essere proporzionata al lavoro compiuto e sufficiente ad assicurare al lavoratore e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa, anche sul piano economico.
Da rimarcare altresì che la donna lavoratrice dipendente, ma anche i minori lavoratori hanno esattamente gli identici diritti degli altri lavoratori e, a parità di lavoro, hanno diritto alla parità della retribuzione.
Contratto di lavoro subordinato: il diritto al riposo
Nel contratto di lavoro subordinato non può mancare la garanzia del diritto al riposo settimanale e alle ferie annuali, alle quali il lavoratore non può rinunciare. La Costituzione su questo punto è molto chiara. Anzi, in ipotesi di persistente mancato godimento del riposo settimanale e delle ferie il lavoratore può domandare e ottenere dall’azienda, il risarcimento del danno alla salute.
In particolare, il lavoratore ha diritto, ogni 7 giorni, a un lasso di tempo di riposo di almeno 24 ore consecutive, di regola nel giorno della domenica, da cumulare con il riposo giornaliero (corrispondente a non meno di 11 ore).
Non solo: il lavoratore che sia anche studente ha diritto a turni di lavoro che gli permettano di partecipare ai corsi di formazione e di sostenere gli esami. Per questi ultimi il dipendente ha diritto all’assegnazione di permessi giornalieri pagati dal datore di lavoro.
Ma i permessi retribuiti sono assegnati anche ai lavoratori donatori di sangue e ai componenti i seggi elettorali.
Contratto di lavoro subordinato: limiti all’orario di lavoro
Nel contratto di lavoro subordinato, il lavoratore non può mai essere costretto a svolgere lavoro straordinario, men che meno nei giorni di riposo.
La durata dell’orario normale di lavoro è stabilita per legge in un massimo di 40 ore settimanali, ma i CCNL di riferimento possono predisporre una durata minore, ad es. 38 ore.
La lista dei diritti del lavoratore è chiaramente molto lunga, e comprende altresì anche il diritto di svolgere attività sindacale dentro l’azienda e di partecipare agli scioperi regolarmente organizzati. Mentre i lavoratori subordinati, designati per funzioni pubbliche elettive o sindacali possono conseguire aspettative e distacchi sindacali.
In tema di diritti del lavoratore nel contratto di lavoro subordinato, non possiamo non menzionare altresì il diritto al congedo matrimoniale, per il quale tutti i lavoratori dipendenti possono contare, in caso di matrimonio con validità civile, su un congedo retribuito. La legge inoltre garantisce le situazioni di maternità e paternità, con norme ad hoc.
Contratto di lavoro subordinato: gli obblighi di diligenza, obbedienza e fedeltà
Come è ovvio immaginare, ai diritti del lavoratore si contrappongono i doveri, in una sorta di bilanciamento ben delineato nel contratto di lavoro e in generale nelle norme di diritto del lavoro.
La sottoscrizione del contratto di lavoro subordinato implica l’obbligo di usare, nello svolgimento delle proprie mansioni, la diligenza imposta dalla natura delle prestazioni da compiere. Non soltanto: sul lavoratore grava anche l’obbligo di rispettare le direttive e i comandi dell’imprenditore e dei propri superiori.
D’altra parte le esigenze aziendali debbono essere soddisfatte integralmente e l’attività del dipendente deve essere coordinata col tutto il lavoro dei colleghi. Ecco perché insita nel dovere di diligenza vi è la collaborazione, che a sua volta si lega al dovere di esecuzione in buona fede della prestazione lavorativa.
Il lavoratore è altresì tenuto a essere fedele al datore di lavoro. Si tratta di un obbligo che impone al dipendente di non trattare affari in concorrenza con il proprio datore di lavoro; né rendere noti aspetti collegati all’organizzazione e alla produzione aziendale; o sfruttarli in modo da nuocere all’azienda stessa.
Laddove il rapporto di lavoro termini, il divieto di concorrenza non sussista più, con la conseguenza che il dipendente è libero di cercarsi un altro lavoro e di trovarlo anche presso la concorrenza.
Tuttavia, il datore di lavoro può richiedere che il suo ex dipendente non compia attività in concorrenza in applicazione di un patto di non concorrenza ad hoc che, per essere valido, deve essere scritto; deve prevedere un compenso per il lavoratore e una durata massima.
Alla luce di quanto ricordato finora, se il lavoratore non rispetta quanto indicato nel contratto di lavoro subordinato e viola gli obblighi di diligenza e di fedeltà, l’azienda sarà libera d’infliggere sanzioni disciplinari, dalla semplice multa fino al licenziamento.
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