Se dovesse continuare l’aumento dei positivi superando la soglia dei 20.000 nuovi casi al giorno, il governo sarebbe pronto a intervenire anticipando il coprifuoco alle ore 20 e limitando gli spostamenti tra le province.
La situazione coronavirus in Italia torna a essere sempre più complessa e il governo è pronto nuovamente a intervenire, dopo aver soltanto pochi giorni fa emanato un DPCM per fronteggiare l’aumento del contagio.
Durante l’ultimo vertice l’esecutivo ha così stabilito la propria linea Maginot: nuove misure restrittive se si dovessero superare i 20.000 nuovi casi giornalieri. Visto il trend degli ultimi giorni, è facile che questa soglia possa essere superata già nel fine settimana.
Il governo di conseguenza avrebbe così pronte nel proverbiale cassetto una serie di misure di emergenza, tanto che già si parla di un nuovo DPCM che il premier Giuseppe Conte potrebbe varare a breve.
A riguardo, gli immancabili rumors parlano di un coprifuoco anticipato alle 20 o alle 22, la chiusura di palestre e piscine, didattica a distanza per le scuole superiori e un ampliamento dello smart working anche ai privati.
Coprifuoco e spostamenti: le mosse del governo
L’obiettivo del governo rimane sempre lo stesso: evitare a tutti i costi un nuovo lockdown. Se la mission fino a qualche settimana fa sembrava essere alla portata, l’aumento dei nuovi casi di coronavirus e soprattutto dei ricoveri sta complicando le cose anche in Italia.
Il premier Conte spera che nei prossimi giorni possano iniziare a farsi sentire, in termini positivi, gli effetti dell’obbligo delle mascherine anche all’aperto. Se però la curva dei contagi dovesse continuare a salire, sfondando il tetto dei 20.000 nuovi casi giornalieri, ecco che Palazzo Chigi sarebbe pronto a intervenire ancora.
In aggiunta alle varie ordinanze regionali vedi Lombardia, Campania e Lazio, nelle principali città sarebbe quindi allo studio un coprifuoco anticipato, che potrebbe scattare alle ore 20 o alle 22.
Altra misura allo studio è quella di limitare maggiormente gli spostamenti non essenziali, magari anche con il divieto di spostamento tra le diverse province sulla falsariga di quanto pensato da Vincenzo De Luca in Campania.
Al tempo stesso, si cercherà di ampliare lo smart working coinvolgendo anche i privati e di prevedere la didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori.
Tutte misure queste che si andrebbero ad aggiungere al nuovo DPCM in cantiere, il tutto per evitare di superare anche la soglia dei 30.000 nuovi casi che renderebbe a quel punto inevitabile un lockdown.
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