Il coronavirus è stato predetto nelle profezie di Papa Giovanni XXIII? Le parole del pontefice sono raccolte in un libro che parla di un’epidemia di 7 anni con due Papi in carica, seguita da carestie e sofferenze.
Spunta una curiosa teoria secondo cui il coronavirus è stato predetto da Papa Giovanni XXIII, il Papa Buono, e che secondo la profezia la pandemia durerà 7 anni.
Le presunte parole del pontefice sono raccolte nel libro “Le profezie di Papa Giovanni” di Pier Carpi e parlano dell’arrivo di una terribile epidemia mentre ci sono due Papi in carica, seguita da una carestia.
Non è la prima volta che si fa riferimento a predizioni e profezie legate all’arrivo della COVID-19. Pensiamo alle più famose profezie di Nostradamus per il 2020, in cui qualcuno ha ritrovato il presagio di una grande epidemia, o ancora alla profezia di Bill Gates, che secondo molti avrebbe previsto la pandemia globale, con milioni di morti, già nel 2018.
Profezie di Papa Giovanni: il coronavirus durerà 7 anni
Nel volume “Le profezie di Papa Giovanni” di Pier Carpi edito da Edizioni Mediterranee si parla dell’arrivo di una grande epidemia che avrebbe sconvolto il mondo e condotto tutti alla miseria. Le parole fanno riferimento a un periodo che va dal 1935 al 2033.
Pestilenza e carestie, stando alle parole del libro, giungono nel momento in cui si consuma lo scontro tra due “Imperatori”, che secondo Carpi sarebbero due pretendenti al soglio pontificio. L’allusione porta subito a pensare a papa Benedetto XVI e papa Francesco. Dopo questo, l’arrivo della catastrofe: “Si alzano le grida e le barriere della contesa, già dall’acque esce la Bestia. E la carestia ferma gli eserciti. Gli uomini si contano morire. E dopo la carestia, la pestilenza”, si può leggere nel volume.
Si fa riferimento dunque alle conseguenze del terribile morbo, che porterà ad uno stop dei conflitti bellici, almeno in un primo momento. E sempre secondo l’interpretazione della profezia, il pontefice aveva anticipato 7 anni di carestia seguiti poi dal caos e la “fine dei tempi”, una vera e propria apocalisse (“La figlia di Caino è salita a Nord, a predicare. Lussuria nella nuova Babilonia, per sette anni”).
Il mistero dietro alle profezie
Dietro queste predizioni e la storia del libro si celano molti misteri. Prima di tutto è opportuno precisare che non vi sono prove che il Papa pronunciò davvero queste parole. Il volume infatti fu cura esclusiva dello scrittore e studioso di esoterismo Pier Carpi. Carpi, amico di Licio Gelli, maestro della loggia massonica P2, raccontò di essere venuto a conoscenza delle profezie del Papa Buono attraverso un massone di alto rango, definito il “grande vecchio”.
L’uomo avrebbe reso note allo scrittore tali predizioni presso la rocca di San Leo, una fortezza in Emilia Romagna dove, per giunta, venne detenuto l’esoterista Cagliostro. Quello che è stato trascritto nel volume però rappresenta solo una piccola parte delle segrete testimonianze di cui è stata autorizzata la divulgazione.
Il libro uscì nel 1976 e fu presto dimenticato, salvo poi tornare in auge di recente per alcune profezie ritenute molto attuali. Prima fra tutte l’elezione di un Pontefice “benedetto, benedetto, benedetto”, e poi l’arrivo di un Papa povero, “Santo scalzo” come Francesco d’Assisi (Papa Bergoglio).
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