Covid, Novavax è il vaccino migliore (ma forse non lo utilizzeremo)

Alessandro Cipolla

01/07/2021

Lo studio di fase 3 conferma che il vaccino anti-Covid di Novavax ha una efficacia record anche contro le varianti: in Europa arriverà a fine anno, ma non essendo mRna difficilmente lo utilizzeremo.

Covid, Novavax è il vaccino migliore (ma forse non lo utilizzeremo)

Il vaccino anti-Covid di Novavax è probabilmente il migliore in circolazione, peccato che in Europa difficilmente arriverà prima di settembre e che probabilmente non verrà utilizzato vista la scelta di affidarsi in futuro totalmente alla tecnologia mRna (Pfizer e Moderna).

Quello sviluppato dall’azienda americana Novavax è invece un vaccino più tradizionale a base proteica. Così lo descrive l’Ema: “Contiene minuscole particelle ottenute da una versione prodotta in laboratorio della proteina Spike presente sulla superficie del coronavirus pandemico. Utilizza anche un adiuvante, una sostanza che contribuisce a rafforzare le risposte immunitarie stimolate dall’iniezione-scudo”.

Al momento i trials più avanzati sono alla fase 3, con l’azienda che conta di poter avere l’autorizzazione a settembre negli Stati Uniti, nell’Unione Europea, nel Regno Unito, in India e in Corea.

Del resto l’Ema ha già avviato la revisione ciclica sul prodotto, con il disco verde che potrebbe arrivare a fine estate. In autunno Novavax punta a produrre almeno 100 milioni di dosi al mese, con il vaccino che avrà un prezzo leggermente inferiore rispetto a quelli mRna.

Vaccino Novavax: i risultati della fase 3

A metà giugno l’azienda biotecnologica ha pubblicato i risultati del suo studio di fase 3: il vaccino si è dimostrato efficace al 100% nel prevenire le forme di malattia moderate e gravi, con i casi di ricovero o morte che si sono verificati tutti tra chi ha ricevuto il placebo.

In generale, lo studio che ha coinvolto poco meno di 30.000 persone tra Stati Uniti e Messico ha rilevato un tasso di efficacia complessiva pari al 90,4%. Numeri questi che lo rendono probabilmente il migliore tra i vaccini in circolazione.

Ottimi i risultati anche per quanto riguarda le varianti, con un tasso di efficacia del 93% verso quelle che destano maggiormente preoccupazione, mentre la copertura è del 100% per tutte le altre.

Oltre a poter essere conservato in frigo a una temperatura compresa tra i 2-8°, quindi facilmente trasportabile, il vaccino di Novavax avrebbe dimostrato una grande tollerabilità con pochi effetti indesiderati che sono stati riscontrati.

Ma perché è arrivato così in ritardo? Il trials principale negli Stati Uniti è partito solo a inizio 2021, quando già alcuni vaccini erano stati approvati, ma l’azienda avrebbe pagato soprattutto la decisione di non affiancarsi ai colossi farmaceutici per accelerare nella produzione, vedi Biontech che si è affidata a Pfizer.

Il preparato di Novavax a breve potrà essere un’altra preziosa arma in più per combattere la guerra contro il Covid, ma difficilmente l’Unione Europea deciderà di utilizzare dal prossimo anno un vaccino non mRna: visti gli accordi siglati con Pfizer, 1,8 miliardi di dosi per il biennio 2022-2023, la scelta ormai appare essere stata presa.

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