Covid, verso la quinta ondata? Le previsioni per le prossime settimane

Andrea Pastore

30 Ottobre 2021 - 15:51

La situazione contagi ancora sembra essere ancora sotto controllo, ma il rischio di una nuova ondata esiste. Vediamo cosa ci dicono i dati.

Covid, verso la quinta ondata? Le previsioni per le prossime settimane

In Italia e nel resto d’Europa cresce la preoccupazione per la risalita dei contagi da Covid-19. Dopo l’aumento dei casi nel Regno Unito e la tendenza crescente nei paesi dell’Est, anche in Italia sale l’allerta.

Dopo l’incubo lucido dei lockdown e la confusione delle zone colorate per contrastare il virus, una delle risposte alla pandemia è stata la creazione di vaccini in tempi record; oltre all’istituzione del green pass.

Sul lato del potenziamento della sanità non ci sono state invece molti miglioramenti, considerato anche il momento di crisi che abbiamo attraversato. Ma come sta andando la situazione in Italia, si rischia una nuova ondata di contagi?

Cosa dice il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità

Il monitoraggio svolto dall’Iss riguarda la settimana che va dal 18 al 24 ottobre 2021. L’ultimo aggiornamento è di mercoledì 27.

Secondo il documento, l’incidenza settimanale della malattia - ossia la relazione matematica utilizzata negli studi di epidemiologia che misura la frequenza statistica di una patologia - a livello nazionale è in rapido e generalizzato aumento rispetto alla settimana precedente, appena al di sotto della soglia di 50 casi settimanali per 100.000 abitanti.

La trasmissibilità, indicata con il famoso Rt, stimata sui casi sintomatici è in aumento e intorno alla soglia epidemica (50 ogni 100.000 abitanti); mentre la trasmissibilità stimata sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento e sopra la soglia epidemica

La maggior parte delle regioni italiane hanno un rischio di diffusione del virus moderato, nessuno presenta un rischio alto. Comunque, esiste la possibilità che la situazione peggiori, un rischio moderato non significa che inesistente.

Il consiglio dell’Iss è quello di tenere comunque la situazione sotto controllo. Il tracciamento e il completamento della campagna vaccinale sono fondamentali per non ricadere in un nuovo vortice epidemico.

Situazione contagi in Italia e resto del mondo

Italia

Ieri in Italia si sono registrati 5.335 contagi da Covid su un totale di 474.778 tamponi effettuati: il tasso dei contagi è dell’1,12 %; al 18 ottobre il tasso di contagio era dello 0,7 % circa. Si è quindi registrato un aumento del tasso dello 0,4 % circa. I decessi sono stati 33.

Regno Unito

Ieri, 29 ottobre il Regno Unito ha registrato circa 43.258 casi di Coronavirus, i morti sono stati 187. Il trend dei contagi ha registrato un picco il 17 luglio 2021 con 54.000 casi circa, per poi abbassarsi e toccare nuovamente i 50.000 il 21 ottobre 2021.

Stati Uniti

Negli Stati Uniti si sono registrati circa 97.000 contagi, i decessi registrati sono 2.019. Il trend degli ultimi 30 giorni ha avuto un andamento molto variabile, la curva, infatti, tende a scendere e a salire continuamente. Il picco più alto è stato il 4 ottobre 2021 con 169.207 casi e 2.326 morti.

Cina

La Cina è la zona che in confronto alla quantità di popolazione sembra essere mess meglio rispetto alle altre potenze, quest’oggi ha registrato circa 81 casi e 0 morti: non abbiamo la certezza che questi dati siano veritieri ma ciò è quanto viene riportato.

Russia

In Russia è il numero di decessi a preoccupare. Da ieri i morti registrati sono 1.160, 40.000 circa i contagi.

Europa

La situazione generale in Europa è la seguente. I contagi nelle ultime 24 ore sono 133.488, i decessi registrati 2.401. Le zone che preoccupano di più sono quelle dell’Est.

Polonia e Ucraina, per esempio, hanno registrato rispettivamente 9.798 e 26.198 casi. I decessi sono 541 in Ucraina e 115 in Polonia. Anche in Romania i numeri sono alti: 12.000 circa i contagi totali nelle ultime 24 ore e 395 i decessi.

La situazione in Occidente sembra essere comunque sotto controllo, ma le autorità sanitarie consigliano di stare allerta e continuare con le pratiche opportune per evitare una possibile nuova ondata, visto i trend crescenti.

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