Tegola su Credit Suisse dopo il caso Archegos: rimpasto ai vertici e previsioni di perdite miliardarie. Cosa sta succedendo al colosso bancario svizzero?
Credit Suisse fa i conti con il caso Archegos.
Il colosso bancario, infatti, ha annunciato novità in seguito all’implosione di Archegos Capital Management, che ha colpito la società.
Cambio nella dirigenza e previsioni di perdite miliardarie di rilevante importanza: cosa sta succedendo nel board Credit Suisse?
Terremoto Credit Suisse: perdite e cambio ai vertici
Credit Suisse ha dichiarato che richiederà una svalutazione di 4,4 miliardi di franchi ($ 4,7 miliardi) e sostituirà due alti dirigenti dopo che una serie di perdite e scandali ha sollevato dubbi sulla sua gestione del rischio.
L’addebito comporterà una perdita ante imposte di circa 900 milioni di franchi per il primo trimestre, ha affermato la banca in un comunicato martedì.
Il colosso elvetico ha rinunciato ai bonus per i massimi dirigenti, ha tagliato i dividendi e ha sospeso i riacquisti di azioni per proteggere il proprio capitale.
Inoltre, il capo della banca di investimenti Brian Chin e il Chief Risk Officer Lara Warner saranno sostituiti.
I guai della banca svizzera
L’amministratore delegato Thomas Gottstein ha promesso che trarrà importanti lezioni da quanto accaduto, ovvero dopo che la perdita di Archegos e il crollo di Greensill Capital il mese scorso hanno fatto deragliare i suoi sforzi per superare un turbolento 2020.
La società è il titolo bancario più importante al mondo e i primi due mesi positivi per le sue attività di banca di investimento sono stati oscurati da tale esposizione alle aziende fallite.
Per questo, la presa di posizione è stata netta:
“Riconosco che questi casi hanno causato notevole preoccupazione tra tutti i nostri stakeholder. Insieme al consiglio di amministrazione, siamo pienamente impegnati ad affrontare queste situazioni. Verranno apprese lezioni serie.”
Chin e Warner sono i dirigenti di rango più alto a lasciare. Gottstein in precedenza aveva rimosso Eric Varvel dal suo ruolo di responsabile della gestione patrimoniale dopo la caduta di Greensill.
In una nota al personale lunedì, il Credit Suisse ha anche annunciato almeno altre cinque partenze, tra cui il capo del trading azionario Paul Galietto.
Da ricordare il caso Greensill, fondo d’investimento di riferimento globale della supply chain finance, che è caduto in fallimento poco prima di Archegos.
Greensill Capital aveva preso in prestito dalla banca e aiutato a gestire circa $ 10 miliardi di fondi di debito per i clienti di asset management del Credit Suisse, che l’azienda svizzera aveva commercializzato come tra i suoi prodotti più sicuri.
Credit Suisse e le prossime mosse
La banca ha tagliato la sua proposta di dividendo per il 2020 a 10 centesimi per azione, da circa 29 centesimi, e ha sospeso il riacquisto di azioni fino a quando il suo coefficiente di capitale primario di classe 1, una misura chiave della forza patrimoniale, non tornerà al livello previsto.
Il Credit Suisse ha dichiarato di aspettarsi un coefficiente CET1 di almeno il 12% nel primo trimestre. Aveva puntato almeno al 12,5% nella prima metà di quest’anno.
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