Criptovalute e NFT: le nuove strade della Digital Transformation

Seedble

27 Ottobre 2021 - 06:46

Sono sempre più evidenti le potenzialità di queste tecnologie a supporto della Digital Transformation. Scopriamo insieme alcuni casi applicativi di successo.

Criptovalute e NFT: le nuove strade della Digital Transformation

Il 31 Ottobre 2021 saranno passati 13 anni dalla pubblicazione del celebre white paper di Satoshi Nakamoto che definiva per la prima volta la blockchain: il protocollo capace di tracciare e verificare transazioni digitali, prevenire casi di doppia spesa e al contempo redigere un registro di queste transazioni trasparente in quanto ispezionabile da chiunque, ma a prova di manomissione.

Da quel momento in poi il mondo delle criptovalute basate su tecnologia blockchain non ha mai subito battute d’arresto, registrando una crescita costante e continuativa e creando attorno a sé un ecosistema fervido che vede la nascita quasi giornaliera di nuovi progetti.

Analogamente a quanto accaduto agli albori della tecnologia HTTP - che all’inizio era utilizzata marginalmente e solo in alcune nicchie, e che ha visto via via fiorire l’utilizzo del protocollo con evoluzioni incrementali - anche la tecnologia blockchain sta trovando piano piano la sua strada, aprendosi a innumerevoli ipotesi di utilizzo che il mercato sta progressivamente valutando e selezionando.

Allo stato attuale, questa tecnologia ha trovato il maggiore impiego nel settore fintech. Si pensi a tutte le maggiori aziende di questo settore, che di recente hanno iniziato a investire in questo tipo di soluzioni:

  • PayPal, che in USA già ha implementato nella sua applicazione le principali valute cripto;
  • Visa, che ha introdotto la possibilità di effettuare transazioni in USDC (una stablecoin, ovvero un tipo di criptovaluta destinata ad avere un prezzo stabile ancorato al valore del dollaro statunitense);
  • Mastercard, che ha annunciato l’introduzione delle transazioni in criptovalute e l’emissione di carte di credito che possano gestire transazioni sia in moneta FIAT (monete a corso legale come EUR, USD, ecc) sia in criptomonete.

Altcoin e monete di stato

Il panorama delle criptovalute ormai è lanciato e sono innumerevoli i progetti delle Altcoin, intese come tutte quelle criptomonete alternative a Bitcoin.

A oggi l’economia crypto si è allargata e si contano più di 8000 monete, alcune delle quali sono diventate famose quasi al pari di Bitcoin (Ethereum, Cardano, solo per citarne alcune). Queste soluzioni digitali potrebbero un giorno sostituire il denaro FIAT, come l’euro o il dollaro: non a caso, in un recente studio della Banca dei regolamenti internazionali, emerge che l’86% delle 65 banche centrali intervistate ha dichiarato di essere al lavoro su una criptovaluta di Stato.

Inoltre il tasso di adozione di queste criptovalute sta sostituendo il ricorso ai beni rifugio tradizionali come l’oro e le pietre preziose, soprattutto in contesti dove le monete FIAT vedono una repentina svalutazione a causa di conflitti o crisi politiche. Scambiare moneta digitale è sicuramente più veloce e più comodo che scambiare lingotti d’oro, ed è per questo che in Paesi come l’Afghanistan e il Libano c’è stata una corsa all’adozione di queste criptovalute anche per evitare i controlli dei regimi sui capitali in entrata e in uscita dal Paese.

Se per gli stati europei - o comunque democratici - l’adozione di una criptovaluta è una scelta di ammodernamento e innovazione, per altri Paesi si tratta invece di un esercizio di controllo nei confronti dei fondi dei propri cittadini, stante che il controllo sul denaro comporta un controllo sulle transazioni e sulle istituzioni finanziarie e si traduce, perciò, nel controllo dell’intera economia.
La Cina per esempio ha intrapreso una lotta contro l’uso di Bitcoin, ma contestualmente ha anche avviato una campagna per promuovere l’uso della sua moneta digitale/criptovaluta: lo yuan digitale.

Scenari vari

Dal 2009, anno di nascita della regina delle criptovalute, il Bitcoin, anche altre valute hanno fatto la loro comparsa sul mercato in giro per il mondo sotto vari aspetti e con caratteristiche molto differenti tra loro.

Bisogna, tuttavia, specificare che non tutte le Altcoin possono fungere da valute e, di conseguenza, essere utilizzate in modo pratico per effettuare degli acquisti. Questo soprattutto a causa dell’elevato costo delle commissioni per transazione, ma anche di altre criticità quali lunghi tempi di attesa, repentine variazioni di valore, nonché l’ancora esiguo numero di esercizi commerciali che accettano questo tipo di pagamenti.

A ogni modo, da questa disamina emerge chiaramente che la tecnologia blockchain ha un potenziale elevatissimo e non c’è più da domandarsi se funzionerà, ma piuttosto quando e come si evolverà il comparto blockchain in settori diversi dal fintech.

Il topic trend del momento è rappresentato sicuramente dagli NFT acronimo di “Non-Fungible Token”: letteralmente, dei beni non fungibili; nella pratica, dei certificati di proprietà su opere digitali. Saliti alla ribalta delle cronache per il successo nel comparto del collezionismo e dell’arte digitale, gli NFT hanno le potenzialità per trasformarsi in uno strumento molto interessante anche per le aziende. Un domani, ad esempio, ad essere “tokenizzati” potrebbero essere degli asset reali e non solo quelli digitali.

Il mercato immobiliare già sta sperimentando questi strumenti per vendite in multiproprietà.
Anche il mondo della moda è in pieno fermento perché le aziende hanno capito che gli NFT possono rappresentare risorsa molto interessante per il marketing (si pensi al collezionismo di accessori in edizione limitata o personalizzati), nonché un mezzo con cui creare esperienze di acquisto e di fruizione innovative, totalmente digitali e a prova di contraffazione. Gucci, ad esempio, ha lanciato nel mese di marzo 2021 il suo primo paio di scarpe sneaker da indossare esclusivamente online grazie all’app fashion-tech.
Le sneaker “Virtual 25” non esistono nella realtà e diventano di fatto un accessorio del tutto digitale.

Seguendo questa logica, in un mondo in cui l’immagine di persone e brand viene costruita e veicolata quasi esclusivamente in maniera digitale, diventa facile immaginare come l’intera collezione di un brand di moda possa diventare una serie esclusiva di token NFT univoci da collezionare, attirando l’interesse dei consumatori e dei collezionisti.

Da questo quadro emerge il grande fermento che c’è intorno alla tecnologia NFT. Queste entità uniche attribuiscono una proprietà verificata agli oggetti virtuali e reali nella blockchain, ne rendono impossibili le riproduzioni, garantiscono la tracciabilità e aumentano il valore dell’oggetto generando nuove opportunità commerciali.
Se è vero che a oggi gli NFT sono applicati soprattutto ai prodotti di consumo e ai media, è anche vero che questo fenomeno sta rapidamente accelerando e vale sempre più la pena per le aziende italiane studiarlo, comprenderlo e utilizzarlo per non perdere l’opportunità di cavalcarlo nell’ottica della Trasformazione Digitale.

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