Agostino Miozzo è una delle figure di primo piano in Italia nella battaglia contro il Covid, ma ora ha deciso di lasciare il ruolo di coordinatore del Comitato tecnico scientifico: “Ha contribuito a salvare questo Paese, ma adesso non serve più”.
Dopo tredici mesi passati in prima linea nella battaglia in Italia contro il Covid, Agostino Miozzo inviando una lettera al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro Roberto Speranza, ha deciso di lasciare il ruolo di coordinatore del Comitato tecnico scientifico.
Una mossa che può essere definita a sorpresa, con il medico che intervistato da La Repubblica ha cercato di spiegare i motivi del suo addio al Cts nel pieno della terza ondata del Covid in Italia.
“Il Cts ha esaurito il suo motivo di essere - ha spiegato il medico - Ha lavorato bene, con coraggio, per tredici mesi. Possiamo anche dire che tra vuoti istituzionali e risposte da sperimentare ha contribuito a salvare questo Paese, ma adesso non serve più”.
Per Miozzo adesso le cose, rispetto a tredici mesi fa, sarebbero cambiate visto che “c’è una struttura che può affrontare la battaglia contro il Covid, prima il Cts ha dovuto supplire a mancanze palesi”.
“Il commissario Figliuolo ha un mandato pieno dal governo - ha aggiunto l’ex coordinatore del Cts - è tornata con forza in campo, come chiedevo da settimane la Protezione Civile, le cabine di regia funzionano, le Regioni non sono più meteoriti che sfiorano la terra e a volte ci si abbattono”.
Il Comitato tecnico scientifico secondo colui che lo ha guidato fin dalla sua nascita, potrebbe così sciogliersi entro due mesi “meritando l’applauso della nazione”. Per Agostino Miozzo adesso ci dovrebbe essere comunque un incarico al Ministero dell’Istruzione, come consulente del nuovo ministro Patrizio Bianchi.
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