Estrazioni Lotto e Superenalotto, nuova estrazione e fornitore. Cosa cambia con la legge di Bilancio

Ilena D’Errico

23/10/2024

Dall’estrazione aggiuntiva alle concessioni, ecco cosa prevede la legge di Bilancio 2025 sulle estrazioni del Lotto e del Superenalotto.

Estrazioni Lotto e Superenalotto, nuova estrazione e fornitore. Cosa cambia con la legge di Bilancio

La legge di Bilancio 2025 è stata firmata il 15 ottobre dal Presidente della Repubblica e inizia ora l’iter per l’approvazione parlamentare, cominciando dalla Camera dei deputati. Come sempre dovrebbe arrivare all’approvazione per la fine dell’anno, così da entrare in vigore per l’appunto per il 2025. Le novità presenti nella Manovra sono numerose e riguardano anche i giochi del Lotto e del Superenalotto, non soltanto un passatempo molto apprezzato da tanti italiani, ma anche un elemento rilevante da considerare per la previsione delle entrate di Stato. Vediamo nel dettaglio quali sono le novità previste dalla legge di Bilancio riguardanti i giochi, dall’estrazione aggiuntiva fino alla proroga delle concessioni.

Estrazione aggiuntiva del venerdì

Ormai le estrazioni del Lotto e del Superenalotto del venerdì sono diventate quasi un’abitudine, pur trattandosi di una giornata di giocata non tradizionale. Il concorso straordinario è stato infatti introdotto nel 2023 con lo scopo di finanziare il Fondo per le emergenze nazionali in via temporanea, ma è stato poi prorogato nel 2024. L’articolo 13 della legge di bilancio proroga la nuova estrazione per tutto il 2025, mantenendo la finalità solidaristica.

In particolare, l’estrazione aggiuntiva è disposta al venerdì, ma per garantire la continuità dei concorsi l’Agenzia delle dogane e dei monopoli può posticiparla quando ricorre in un giorno festivo - per recuperarla nel primo giorno utile - o anticiparla, in circostanze eccezionali. Per effetto del medesimo articolo, il Fondo per le emergenze nazionali, inoltre, è stato incrementato di 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2025.

Il riversamento delle “maggiori entrate” (senza comunque intaccare le vincite dei giocatori) nel Fondo si rivela molto utile per sostenere i territori più colpiti, soprattutto alla luce dei nuovi eventi atmosferici disastrosi che stanno colpendo l’Emilia-Romagna. I proventi dei concorsi, peraltro, sono anche piuttosto sostanziosi.

Nel secondo semestre del 2023 il gioco del Lotto e del 10eLotto del venerdì hanno fatto confluire nel Fondo ben 14.243.475,88 euro. A questa cifra considerevole si aggiungono i proventi del Superenalotto e del Superstar del venerdì corrispondenti, nello stesso periodo, a 3.834.000 euro. Nell’anno in corso, in particolare fino al 31 agosto 2024, il gioco del Lotto e del 10eLotto del venerdì hanno fruttato 72.005.545,14 euro, il gioco del Superenalotto (incluso il Superstar) 68.421.578,00 euro.

Nel complesso, grazie alle estrazioni aggiuntive sono stati raccolti fino al 31 agosto 2024 ben 140.427.123,14. Secondo le stime, dunque, è ragionevole aspettarsi per la fine dell’anno un totale di 210.640.685 euro, ripartiti in 108.008.318 euro per il Lotto e di 102.632.367 per il Superenalotto.

Si tratta ovviamente di un pronostico basato sui gettiti dall’introduzione dell’estrazione aggiuntiva fino agli ultimi dati disponibili. Indubbio, comunque, l’effetto positivo del concorso straordinario, con un notevole incremento della raccolta per i concorsi complessivi (quindi tenendo conto anche del semplice spostamento delle giocate da un giorno all’altro). Anche per questo motivo, vengono destinati ulteriori 50 milioni di euro al Fondo.

Concessioni di gioco

L’articolo 14 della legge di Bilancio 2025 prevede anche le proroghe delle concessioni di gioco in scadenza, “in considerazione dell’obiettivo di riordino della disciplina dei giochi pubblici” e non essendo ancora bandite le procedure ad evidenza pubblica. La gara non può nemmeno essere bandita, per il momento, vista la mancanza di regole uniformi sul territorio nazionale.

Le concessioni relative al gioco fisico. in scadenza il 31 dicembre 2024 sono prorogate al 31 dicembre 2026. Per il Bingo, c’è un costo di 108.000 euro annuali per ogni cessionario, da versare all’Agenzia delle dogane e dei monopoli in rate uguali con le scadenze: 31 gennaio 2025, 30 giugno 2025, 31 gennaio 2026 e 30 giugno 2026.

Gli oneri per le scommesse, invece, sono corrispondenti a 9.500 euro annui per i punti vendita che si occupano in via principale dei prodotti di gioco pubblici e a 5.700 euro per i punti di vendita che se ne occupano in via secondaria. Tutti i concessionari dovranno inoltre mostrare garanzie idonee alla copertura degli oneri citati.

Iscriviti a Money.it