DEF 2020 approvato: cosa prevede il testo e quali novità nel pdf ufficiale?
DEF 2020: cosa prevede il testo approvato e quali novità vedranno la luce nel pdf ufficiale? Domande che in molti si sono posti nelle ultime ore, prima alla luce della bozza circolata, poi in virtù del Consiglio dei Ministri da poco terminato.
Quello di quest’anno è sin da subito risultato un testo particolarmente impegnativo, che ha dovuto tener conto di un elemento fondamentale: il coronavirus a causa del quale il Documento di Economia e Finanza non è riuscito a rispettare la tempistica prevista e non è stato presentato al parlamento entro il 10 aprile.
Per tutto questo, e per le implicazioni che ciò avrà sulla futura Legge di Bilancio, capire cosa prevede il DEF 2020 è diventato di fondamentale importanza. Le indiscrezioni sul pdf della bozza si sono rincorse nelle ultime ore. Nel primo pomeriggio, invece, il testo è stato finalmente approvato.
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DEF 2020, cosa prevede? Testo, pdf e novità
Ogni aprile, nel testo del DEF il governo delinea gli obiettivi pluriennali che intende perseguire oltre che i limiti e i dati su cui costruire il bilancio dell’anno successivo.
Per dirla in altre parole, questo pdf primaverile costituisce una base di partenza per sviluppare la più nota Legge di Bilancio.
Gli obiettivi del governo vengono elaborati a loro volta in virtù di alcune previsioni specifiche su PIL, debito, deficit, previsioni che quest’anno si sono rivelate più complicate del previsto a causa del coronavirus. Alla luce di tutto questo viene naturalmente da chiedersi cosa prevede il DEF del 2020.
“Se non si fosse materializzato il cigno nero della crisi epidemica, l’economia italiana avrebbe potuto registrare un ritmo di crescita in graduale miglioramento nell’anno in corso. Tale ripresa avrebbe condotto ad una modesta espansione nel primo trimestre dell’anno, rendendo raggiungibile la previsione di crescita annua dello 0,6 per cento formulata nella NADEF di settembre 2019”,
si legge nel testo pdf della bozza circolata.
PIL, deficit e debito
Stando al testo della bozza del DEF 2020 circolata in mattinata, nell’anno corrente il PIL crollerà dell’8% mentre rimbalzerà del 4,7% nel 2021.
Il deficit, invece, arriverà al 10,4% viste le misure implementate per far fronte al coronavirus, mentre il prossimo anno scenderà al 5,7%. Ma non è tutto.
Il debito, come previsto da numerosi osservatori, schizzerà oltre il 150% nel 2020 e si attesterà al 155,7%. L’anno prossimo, invece, la misura si contrarrà lievemente al 152,7%.
Lo scostamento di bilancio (necessario a sostenere le misure del Decreto Aprile) sarà di 55 miliardi nel 2020 e di 24,6 miliardi nel 2021.
Anche il DEF alla prova del coronavirus
Nel testo del DEF 2020 non sono mancati gli ovvi riferimenti al coronavirus, che ha imposto all’Italia (e al mondo intero) di cambiare completamente le proprie abitudini quotidiane.
Il testo ha parlato delle misure restrittive precauzionali (le più note misure di distanziamento) che dovranno rimanere in vigore per un congruo periodo di tempo per non annullare tutti i progressi fino ad ora compiuti, oltre che di come il motore tricolore ha risentito della pandemia.
“L’economia ne verrà fortemente impattata per diversi mesi e dovrà probabilmente operare in regime di distanziamento sociale e rigorosi protocolli di sicurezza per alcuni trimestri”.
Consumi, investimenti, export e disoccupazione
Anche se il DEF 2020 ha parlato di un possibile rimbalzo nella seconda metà dell’anno, gli effetti negativi del coronavirus non si esauriranno fino al primo trimestre del 2021 secondo il governo. Da qui la necessità di formulare nuove e peggiori previsioni su alcuni campi specifici tra cui:
- consumi: -7,2%
- investimenti fissi lordi: -12,3%
- export: -14,4%
- import: -13,5%
- disoccupazione: tasso in salita all’11,6%
- occupazione: in calo del 2,2%
- monte ore lavorate: -6,3%
- redditi da lavoro dipendente: giù del 5,7%
- spesa delle famiglie: giù del 7,2%.
Privatizzazioni e semplificazioni
Nel testo del DEF 2020 ha trovato spazio anche il tema delle privatizzazioni che continueranno ancora con l’obiettivo di frenare l’avanzata del debito pubblico. Il target (lo 0,2% del PIL, varrà sia per l’anno corrente che per il prossimo).
Ok anche a maggiori processi di digitalizzazione, a discipline semplificate e a misure temporanee ed eccezionali per:
“accelerare subito la ripartenza economica riducendo gli oneri amministrativi e semplificando il regime dei controlli, da incentrare soprattutto sul contrasto all’inerzia delle pubbliche amministrazioni”.
Il prossimo passo sarà la pubblicazione del testo pdf del DEF 2020 in Gazzetta Ufficiale.
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