Intervistato dal Corriere, Luigi Di Maio ribadisce la necessità di abbassare le tasse senza però che aumenti l’IVA, quanto alla procedura d’infrazione aperta da Bruxelles: “Avremo un atteggiamento responsabile, ma vogliamo farci rispettare”.
Finita la impasse dettata dalla campagna elettorale per le elezioni europee, il governo gialloverde adesso deve rimettersi in moto per sciogliere i vari nodi che attanagliano l’esecutivo.
Per prima cosa c’è la procedura d’infrazione aperta dall’Europa da evitare, così come l’aumento dell’IVA a partire dal nuovo anno, ma anche la programmazione della cosiddetta “fase due” dell’azione del governo che dovrebbe essere tutta incentrata sul taglio delle tasse e quindi sulla Flat Tax.
Per Luigi Di Maio, intervistato dal Corriere della Sera, la maggioranza gialloverde riuscirà a far fronte a tutti gli impegni presi, smentendo poi l’ipotesi di un rimpasto di governo dove la Lega potrebbe ottenere qualche ministero in più visto il successo alle recenti europee.
Le promesse di Di Maio su IVA e tasse
In un momento dove ancora non è facile comprendere quali saranno le prossime mosse del governo Lega-Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio invece intervistato dal Corriere sembrerebbe avere diverse certezze.
La prima è che l’Italia è “un Paese europeo e tale deve restare”, ma nessuno si metta in testa di “tagliare i servizi agli italiani perché noi questo non lo permetteremo” visto che non è nemmeno possibile che a “chinare la testa debbano sempre essere gli italiani”.
Il governo comunque assicura il vicepremier avrà “un atteggiamento responsabile” nel cercare di evitare la procedura d’infrazione, che verrà discussa durante l’Ecofin in programma il prossimo 9 luglio.
Quanto alla partita che si sta giocando a Bruxelles sulle nomine della prossima governance dell’Unione, per il pentastellato ancora l’esecutivo non ha affrontato il tema del nome del commissario italiano, ma si dice certo che sarà “un nome di alto profilo con un portafoglio come quello del Bilancio o della Concorrenza”.
La questione della procedura d’infrazione si riflette naturalmente sulle politiche economiche del governo. “Il nostro obiettivo è abbassare le tasse - ha sottolineato Di Maio - ma non vorrei che qualcuno pensasse di fare la Flat Tax aumentando l’IVA o dicendo di no alle detrazioni per le famiglie”.
Sempre in merito all’aumento dell’IVA che scatterà dal 1° gennaio se non si troveranno 23 miliardi per disinnescare la clausola di salvaguardia pendente, il leader del Movimento 5 Stelle assicura che “c’è poco da discutere, non aumenta, l’avevo già promesso una volta e così è stato”.
Tra i vari argomenti trattati nell’intervista, Luigi Di Maio ha speso parole anche sul possibile rimpasto di governo: “Dopo due settimane di dialogo ritrovato con la Lega, voglio mettere la parola fine a questo argomento: non ci sarà nessun rimpasto”.
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