È impossibile avere una mappa completa di tutte le locazioni delle armi nucleari al mondo, in particolare di Russia e Stati Uniti. Ecco dove potrebbero essere.
Non esiste una mappa dettagliata del luogo dove sono custodite - o da dove potrebbero partire - le armi nucleari. Nessun Paese mette a disposizione tale informazione, perché sono luoghi strategici e di vitale, è bene dirlo, importanza. È l’assenza di questa informazione che rende possibile il sistema di pace armata, perché il lancio di un missile nucleare comporterebbe la quasi istantanea risposta da parte del Paese attaccato o dei suoi alleati.
Premesso questo, è possibile avere un’idea di alcune delle posizioni delle armi nucleari di Russia e Stati Uniti, così come la scorsa estate è stato possibile immaginare la creazione di nuovi punti di partenza di razzi in Cina quando sono state rese note delle immagini satellitari, poi smentite.
La posizione dell’arsenale atomico, piuttosto consistente se si tratta di Russia e Strati Uniti, è sparpagliato su tutto il territorio, ma è anche dislocato su mezzi quali navi e sottomarini, oltre che in Paesi alleati. È il caso dell’Italia per esempio, che ospita circa 50 ordigni statunitensi nelle sue basi di Brescia e Pordenone.
Dove si nascondo le armi nucleari: i depositi della Russia
Il numero più o meno esatto delle testate nucleari possedute dalla Russia è dato dalle informazioni conosciute e stimate della Federation of American Scientist (FAS). Secondo quanto riportato dall’organizzazione la Russia detiene un numero compreso tra le 4mila e le 6mila testate. Il divario così ampio nei dati è dovuto proprio alla segretezza delle informazioni e gli esperti fanno i propri calcoli in merito.
In ogni caso, tra queste, alcune sono già schierate o di riserva, mentre altre sono in fase di smantellamento. Nello specifico, delle 4.477 testate nucleari di varia potenza di proprietà russa:
- 1.558 sono schierate e pronte all’uso;
- 2.889 sono immagazzinate e non immediatamente disponibili;
- 1.500 sono già state smantellate o in via di smantellamento.
Le testate e le armi atomiche sono in genere locale in basi militari, almeno in quelle note e di cui si conosce la posizione e il contenuto. Tra queste si trovano Rostov, a sud-est dell’Ucraina e Kaliningrad tra Polonia e Lituania, nel cuore dell’Europa.
Armi nucleari in Italia: dove custodiscono il nucleare gli Stati Uniti
Ancora una volta è la Fas a stimare il numero di testate nucleari statunitensi. In questo caso le informazioni sono anche meno di quelle provenienti dalla Russia. Gli Stati Uniti e la Russia si giocano il posto come prima potenza al mondo per numero di armi nucleari, classifica che muta a secondo di chi fa le stime.
Secondo quanto riportato da Fas sono gli Stati Uniti il primo Paese al mondo per arsenale nucleare, con oltre 5mila testate (nel dettaglio 5.428 armi nucleari) di cui però solo 1.744 sono pronte all’utilizzo.
L’aspetto più interessante per l’Italia, quindi per la posizione che si ritrova a coprire, è che l’alleanza Nato ci porta a prendere in custodia parte dell’arsenale Usa anche se l’Italia non ne possiede direttamente nessuna. Di basi Nato in Italia non ne mancano, possiamo contare su:
- Camp Darby, in provincia di Pisa e a breve distanza da Livorno, dove si trova un deposito di munizioni e bombe;
- Gaeta dove nel porto della città è ospitata la nave ammiraglia e il comando della VI flotta;
- Ghedi, in provincia Brescia in Lombardia, dove si trova un deposito di bombe nucleari;
- Aviano, nel Friuli Venezia Giulia, dove è presente la più grande base aerea americana del Mediterraneo;
- Vicenza dove si trova il comando US Army per l’Europa del sud.
Quelle nominate non sono tutte, ma solo le più importanti. Tra queste si trovano le due basi che contengono le 50 testate nucleari degli Stati Uniti, ovvero Aviano (Pordenone) e Ghedi (Brescia).
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