A Draghi non è piaciuto l’atteggiamento di Salvini, ma con la Lega serve la pace per due motivi: non finire “ostaggio” del M5S in Parlamento e avere (nel caso) i voti per una elezione al Quirinale.
Mario Draghi deve “fare pace” con Matteo Salvini. Dopo i duri botta e risposta tra i due degli ultimi giorni, gli sherpa ora sarebbero a lavoro per cercare di ricucire questo strappo tra Palazzo Chigi e la Lega.
Come ben noto il casus belli è la legge delega alla riforma Fiscale approvato da un CdM al quale non hanno partecipato i ministri del Carroccio. Una decisione forte quella dei leghisti imposta dal gran capo Salvini e arrivata all’indomani della scoppola alle elezioni amministrative.
I toni accesi hanno anche alimentato le voci che vorrebbero Matteo Salvini pronto ad aprire una crisi di Governo: dalla Lega ora arrivano parole distensive, anche se si aspettano segnali di pace anche da parte di Palazzo Chigi.
Chi però avrebbe tutto da perdere da una eventuale fuoriuscita della Lega dalla maggioranza è Mario Draghi, che rischierebbe così di finire numericamente “appeso” alle volontà del Movimento 5 Stelle e che, nel caso volesse giocarsi le sue carte per il Colle, correrebbe il rischio di non avere il supporto del Carroccio.
Perché Draghi ha bisogno di Salvini
Quando Mario Draghi ha iniziato le consultazioni per la formazione del suo Governo, ha subito messo in chiaro di voler creare una maggioranza più ampia possibile. Alla fine solo Fratelli d’Italia e Sinistra Italiana hanno risposto “no grazie”.
Grazie a questa maggioranza extra large, in Parlamento Draghi ora non è numericamente in “ostaggio” di nessuna forza politica: se il Movimento 5 Stelle dice no si può andare avanti lo stesso, con lo stesso discorso che vale anche per la Lega.
Se invece il Carroccio dovesse uscire dalla maggioranza, il Presidente del Consiglio per andare avanti dipenderebbe in tutto e per tutto dal Movimento 5 Stelle che, a quel punto, si potrebbe impuntare a piacimento mettendo non poco in difficoltà l’ex numero uno della BCE.
A scanso di equivoci, c’è da dire che la Lega non ha alcuna intenzione di sfilarsi dal Governo ora che stanno arrivando i soldi del PNRR, l’ala governista non lo acceterrebe mai e a quel punto una scissione non sarebbe più una utopia, però Draghi a Salvini qualcosa deve concedere visto che il Capitano ha un disperato bisogno di sventolare qualche bandiera per tranquillizzare il suo elettorato.
Mario Draghi ha bisogno di tenere buoni i rapporti con il Carroccio anche per un altro motivo: a fine febbraio quando il Parlamento in seduta riunita e alla presenza anche dei delegati regionali andrà a eleggere il prossimo Presidente della Repubblica, i leghisti avranno un peso non indifferente.
Nel caso in cui decidesse di voler traslocare da Palazzo Chigi al Quirinale, Draghi avrebbe bisogno del sostegno di Salvini per poter essere eletto con un ampio consenso parlamentare. I due nei prossimi mesi avranno bisogno l’uno dell’altro: nonostante le tensioni, questo matrimonio è destinato ad andare avanti.
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