Due quinti delle piante sono a rischio estinzione: il triste report sulla flora mondiale

Chiara Ridolfi

30 Settembre 2020 - 12:16

Gli scienziati lanciano l’allarme: due quinti delle piante del nostro pianeta sono a rischio estinzione e molte specie rischiano di non essere neanche mai conosciute.

Due quinti delle piante sono a rischio estinzione: il triste report sulla flora mondiale

Moltissime piante sono a rischio estinzione e secondo gli scienziati ben due specie su cinque a breve non esisteranno più nel mondo. I ricercatori stanno facendo una corsa contro il tempo per riuscire almeno a nominare e descrivere le specie che ancora non sono state schedate, prima che sia troppo tardi e che scompaiano.
Gli studiosi hanno spiegato che catalogare le piante è un passaggio molto importante non solo per la nostra conoscenza del mondo faunistico, ma anche per le proprietà alimentari, medicinali e combustibili che queste piante potrebbero avere.

A lanciare l’allarme sulle perdite che il mondo sta per subire a causa del cambiamento climatico è un report della Royal Botanic Gardens Kew che mette in luce come ben due quinti delle specie che popolano la flora del pianeta siano a rischio. Il report è stato pubblicato nel giorno del vertice delle Nazioni Unite proprio per lanciare un messaggio chiaro e per spronare i leader mondiali a fare di più per l’ambiente.
Il report in questione, che valuta lo stato di salute delle piante nel mondo, si basa sul lavoro di 200 scienziati che hanno raccolto dati in 42 diversi Paesi del globo. L’allarme è ben chiaro: se non si interverrà subito si rischieranno di perdere piante che non sono mai ancora schedate.

Il direttore del centro scientifico, Alexandre Antonelli, ha chiarito che le piante stanno scomparendo più velocemente del previsto e che l’umanità sta così perdendo delle grandissime occasioni. In queste specie infatti possono celarsi segreti molto importanti che permetterebbero di risolvere alcuni dei grandi problemi che affliggono il mondo e che magari potrebbero anche portare alla soluzione per l’attuale pandemia.

Due quinti delle piante sono a rischio estinzione: il report

Il report della Royal Botanic Gardens Kew chiarisce che non soltanto ben due quinti delle piante esistenti sono a rischio estinzione, ma che ad oggi utilizziamo solo una piccola parte della flora con scopi medici, energetici o alimentari. Ben 7.000 diverse specie potrebbero però essere una risorsa alimentare da sfruttare nel futuro, un modo per riuscire a nutrire la popolazione mondiale in costante crescita.
Altri 2.500 esemplari potrebbero invece essere un’ottima risorsa energetica, un numero esponenzialmente maggiore rispetto a quelle che attualmente utilizziamo per questo scopo. Ad oggi nel mondo solo sei culture sono utilizzate per scopo energetici.

Il pianeta sta perdendo enormi risorse, specie che potrebbero essere sfruttate per la vita sulla terra e che invece ancora non sono state valorizzate. A intervenire sull’argomento è anche il Dottor Colin P Clubbe, Head of Conservation Science Kew, che ha spiegato come solamente ora, grazie ai passi avanti della tecnologia sia possibile conoscere le potenzialità di molti funghi e specie di piante, che potrebbero essere utilizzate per diversi scopi.
Il rischio estinzione è inoltre molto più alto rispetto al passato, difatti se nel 2016 si calcolava che il 21% delle specie vegetali fosse a rischio estinzione, oggi questo dato è salito vertiginosamente. In base all’ultimo report ben il 39,4% delle specie sarebbe a rischio.

I ricercatori hanno spiegato che questo aumento è dovuto anche ai sistemi di valutazione della conservazione delle specie, divenuti ben più esatti. Il report mette in chiaro come anche piante medicinali ad oggi utilizzate siano a rischio estinzione e si tratterebbe di ben 723 esemplari che rischiano di non esistere più.
Per riuscire a preservare la flora del pianeta gli scienziati chiedono ai governi non solo maggiori investimenti, ma anche la possibilità di utilizzare le nuove tecnologie e soprattutto l’intelligenza artificiale per la catalogazione e la conservazione della flora della terra.

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