Il mercato italiano degli ETF scoppia di salute: marzo è il quarto mese consecutivo di crescita delle AUM. Nel primo trimestre sono stati raccolti 1,5 miliardi di nuovi inflow
Il mercato italiano degli ETF annovera un nuovo record.
Per il quarto mese consecutivo ETFPlus di Borsa Italiana bissa il record storico di asset under management (AUM), salite alla fine del primo trimestre a 73,7 miliardi di euro, con un aumento del 11,4% rispetto all’anno passato.
Ricordiamo infatti che il mercato dei prodotti passivi italiano è reduce da un altrettanto brillante 2018, anno nel quale il mercato ha registrato il record storico di controvalore annuo scambiato: 108,9 miliardi di euro (+11,8% rispetto al 2017).
I numeri di ETFPlus nel primo trimestre 2019
Secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio ETFplus 2019 di Borsa Italiana nei primi tre mesi del 2019 sono stati raccolti 1,5 miliardi di euro di nuovi inflow:
Fonte: Osservatorio ETFplus 2019 - Borsa Italiana
Il primo trimestre dell’anno ha visto la quotazione di 116 nuovi strumenti (114 ETF e 2 ETC) per un totale di 1.285 strumenti disponibili sul mercato ETFplus a fine marzo. Si segnala anche il debutto di un nuovo emittente di ETF, Vanguard, secondo provider mondiale di ETF, che ha quotato 19 ETF.
La novità: funzionalità RFQ
Ai precedenti si aggiunge un altro record: quello sul controvalore scambiato con funzionalità RFQ (Request for quote) pari a 2,9 miliardi di euro, con una dimensione media dei contratti pari a 3,4 milioni. Nel mese di febbraio è stato registrato il valore più alto di controvalori scambiati con questa funzionalità per 1,4 miliardi di euro.
Tale funzionalità è stata introdotta per l’ETFPlus a dicembre 2016 e permette agli operatori di mercato di scambiare grossi quantitativi di ETF, ETC e ETN in riservatezza «coniugando l’efficienza e la flessibilità tipica di una negoziazione fuori mercato con le garanzie e la trasparenza fornite dal mercato regolamentato».
Migliora la liquidità
Il primo trimestre del 2019 di ETFPlus è stato positivo anche in termini di liquidità, notevolmente migliorata soprattutto con marzo. Ciò ha avuto riflessi positivi diretti sugli spread del mercato: il mese scorso sono scesi sui minimi da settembre 2018, allo 0,097 per cento.
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