Elezioni anticipate, Alessandro Di Battista pronto a scendere in campo

Elisabetta Scuncio Carnevale

19/06/2019

In caso di voto, l’attivista del Movimento 5 Stelle Di Battista annuncia la propria candidatura

Elezioni anticipate, Alessandro Di Battista pronto a scendere in campo

In caso di elezioni anticipate, Alessandro Di Battista scenderà in campo al cento per cento. Lo ha detto questa sera, intervenendo nello studio di Otto e mezzo, la trasmissione condotta da Lilli Gruber su La7.

L’ex deputato dei 5 Stelle, incalzato sulla regola del doppio mandato, ha anche aggiunto che, per affiancare l’amico Di Maio, proporrebbe al Movimento di non considerare questa seconda legislatura.

Di Battista pronto a candidarsi

Dopo un periodo di pausa, Alessandro Di Battista ha intenzione di tornare sulla scena politica italiana e di farlo come esponente dei 5 Stelle. Lo ha dichiarato nel corso della trasmissione Otto e mezzo. Anche se il suo augurio, per il bene del paese, è che il governo Lega - 5 Stelle vada avanti, non ha nascosto le sue intenzioni: in caso di voto anticipato, proporrà la propria candidatura al “cento per cento”.

Di Battista si è detto anche favorevole a un’eventuale deroga per il vicepremier Luigi Di Maio, già al suo doppio mandato parlamentare. Il regolamento dei 5 Stelle impone agli eletti di non ricandidarsi per una terza volta e, in vista di nuove consultazioni, escluderebbe dalla corsa il ministro del Lavoro.

“Se il governo dovesse cadere, da qui al 15 luglio, chiederei di non considerare questa legislatura”,

ha affermato. Una dichiarazione di affetto nei confronti di Di Maio, che stona però con i contenuti del suo ultimo libro “Politicamente scorretto”. Il testo, molto critico verso l’alleato Salvini, non risparmia neanche qualche frecciatina all’amico di sempre, reo di essersi trasformato in un burocrate.

Attivista del 5 Stelle, impegnato da anni nelle fila del movimento, Di Battista si difende, sentendosi in diritto di dire la sua e definisce il suo ultimo lavoro “un atto di amore verso il Movimento e a sostegno di Luigi.”

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Più dura, invece l’opinione sul leader della Lega, parlando di Salvini il pentastellato ha commentato:

“per me Salvini non è fascista o razzista ma è diventato conformista, perché invece di mettere veramente prima gli italiani, ha messo prima Radio Radicale.”

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