Elon Musk ha dichiarato su Twitter di essere pronto a donare $6 miliardi per la lotta alla fame nel mondo a patto che il World Food Program rispetti una condizione. Ecco quale.
Elon Musk sarebbe pronto a vendere una parte delle sue azioni Tesla per donare 6 miliardi di dollari per la lotta contro la fame nel mondo. Questo a patto che venga rispettata una condizione da parte del direttore del World Food Program, David Beasley, con cui è andato in scena un lungo botta e risposta su Twitter.
Questa particolare vicenda è stata innescata da un’intervista alla CNN in cui lo stesso Beasley si era rivolto al tycoon sudafricano e al “collega” Jeff Bezos, dichiarando come una cifra intorno ai 6 miliardi di dollari, ovvero circa il 2% del patrimonio dei due uomini più ricchi del mondo, potrebbe aiutare a risolvere la fame nel mondo.
Infatti, a causa della combinazione di diverse crisi globali, tra cui gli effetti del cambiamento climatico, la pandemia globale da Covid-19 e i conflitti armati in atto, milioni di persone in 43 Paesi del mondo sono a rischio carestia.
Il numero 1 dell’agenzia ONU ha affermato come una donazione una tantum da parte di chi durante la crisi pandemica ha visto raddoppiare le proprie entrate, potrebbe giocare un ruolo decisivo per chi invece ogni giorno lotta per sopravvivere.
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La condizione di Elon Musk per donare $6 miliardi contro la fame nel mondo
In seguito a queste parole, Elon Musk ha risposto dal suo account ufficiale, chiedendo a David Beasley di spiegargli su Twitter il piano di spesa di questi 6 miliardi di dollari e come avrebbero risolto il problema.
Nello stesso tweet, Musk ha quindi dichiarato che, in caso fosse stato convinto, avrebbe venduto le sue azioni Tesla in quel preciso momento.
Questa provocazione ha innestato un acceso confronto sul popolare social network, con Beasley che ha ribattuto spiegando come una cifra del genere potrebbe aiutare a mettere in campo delle politiche per aiutare 42 milioni di persone nel mondo sull’orlo della povertà, le quali, senza tali fondi, sarebbero destinate “a morire letteralmente di fame”.
Musk ha quindi ribattuto di voler porre come condizione irrinunciabile quella di istituire un sistema di contabilità in modalità open source, in cui chiunque lo desideri possa vedere come vengono esattamente spesi i soldi.
Il botta e risposta su Twitter fa aumentare il valore delle azioni Tesla
Evidentemente stanco dal protrarsi della discussione social, il capo del World Food Program si è quindi dichiarato disponibile a incontrare Elon Musk “sulla Terra o nello spazio”, in modo da potergli esporre di persona i propri piani e mostrargli i sistemi di contabilità trasparenti dell’organizzazione.
Un invito che però, almeno fino a ora, è rimasto senza risposta. La pubblicità derivante dal dibattito ha invece portato nella giornata del 1° novembre a un incremento del valore delle azioni Tesla dell’8,49%.
Un risultato che si aggiunge al record di valore di mercato che la società di Musk ha recentemente raggiunto: 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione.
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