A pochi giorni dalla fine dell’anno aumentano gli interrogativi sul futuro di Ethereum: che cosa ci dobbiamo aspettare dalla criptovaluta nel 2021?
Solo pochi giorni ci separano dall’avvento del nuovo anno, e con il passare delle ore crescono gli interrogativi degli analisti sulle performance che Ethereum, la valuta nativa dell’omonima piattaforma decentralizzata, saprà offrire al mercato nel corso del 2021.
Le aspettative, del resto, sono alte: negli ultimi dodici mesi la quotazione dell’asset ha registrato infatti un rialzo del 402,4%, attestandosi così tra le valute virtuali maggiormente premiate nel corso del 2020.
Ma i mercati, si sa, tendono a dimenticare rapidamente i successi del passato. Da giorni gli occhi degli investitori puntano al calendario finanziario che verrà inaugurato il 1 gennaio: Ethereum saprà replicare gli straordinari risultati di quest’anno?
Ethereum: il rally proseguirà anche nel 2021?
Non vi sono dubbi sul fatto che il Bitcoin abbia sinora monopolizzato l’attenzione dei mercati. E a ragione: dopo aver rotto quota 20.000 dollari nel mese di dicembre, la criptovaluta ideata da Satoshi Nakamoto ha saputo proseguire per giorni nella sua formidabile ascesa, per poi ritracciare di poco al di sotto dei 23.000 dollari. In ogni caso, il balzo negli ultimi dodici mesi è stato di quelli che fanno notizia: +229,4%.
Ma il crescente interesse dei key player della finanza globale – inclusi alcuni giganti dei pagamenti digitali – verso il settore delle valute virtuali sta incentivando gli investitori a diversificare il loro portafoglio: un “must have”, senz’altro, è la criptovaluta Ethereum.
Del resto, non è passata di certo inosservata la corsa a perdifiato della moneta digitale negli ultimi mesi: la valutazione attuale – 608 dollari – è ben al di sotto rispetto ai valori pre-bolla di inizio 2018, ma il trend rialzista inaugurato la scorsa primavera ricorda per certi versi la scalata di tre anni fa. Sognare, dunque, si può.
In tal senso, uno scenario di crescita è stato tracciato recentemente da Rachid Ajaja, CEO di AllianceBlock, che vede in Ethereum le potenzialità per registrare “delle performance superiori a quelle del Bitcoin il prossimo anno”.
D’altronde, la soglia dei 600 dollari era considerata da molti analisti come l’ultima vera resistenza prima di quota 1.400: se la previsione si dovesse rilevare accurata, l’asset potrebbe dunque andare in volata verso i picchi di tre anni fa, aggiornando quel record che resiste da gennaio 2018 (1.261 dollari).
Un fattore rialzista per la valuta virtuale – oltre alle congiunture favorevoli che stanno da tempo premiando l’intero comparto delle criptovalute – è rappresentato dal lancio di Ethereum 2.0, l’aggiornamento della piattaforma decentralizzata che sancisce il passaggio alla proof of stake. Con una blockchain più veloce e sicura, gli investitori potrebbero decidere di assottigliare ulteriormente le loro quote di Bitcoin per far spazio ad un volume maggiore di Ethereum.
Cosa è successo ad Ethereum nel 2020?
Il futuro, si sa, è un esercizio complicato: della bontà del sentiment rialzista su Ethereum ci dirà il tempo. Nell’attesa, gli investitori possono gustarsi i momenti salienti di un anno vissuto pericolosamente.
Pericolosamente, si, perché la criptovaluta lo scorso gennaio era solo una versione scolorata di quella che incendiava i mercati fino a due anni prima. La quotazione – che stagnava da tempo in una forbice 100-200 dollari – non lasciava presagire alcun movimento rialzista.
Poi, a marzo, la pandemia, con l’intero comparto delle valute virtuali che ha preso a muoversi a passo spedito. Tra queste anche Ethereum, prima precipitata a 109 dollari, poi a cavallo di un trend positivo che – grazie anche ad un rally oltre le aspettative tra luglio e agosto – ha portato l’asset alla quota odierna di 608 dollari. Ma la corsa verso le stelle, ora, potrebbe continuare.
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