In Europa i segnali di ripresa ci sono. Tuttavia le aziende stanno affrontando un nuovo problema: i ritardi nelle forniture. Con il rischio di pressioni sui prezzi.
C’è una nuova minaccia sulla ripresa economica dell’Europa.
I produttori dell’area euro stanno affrontando ritardi senza precedenti nelle forniture di materie prime e componenti.
Gli ordini si accumulano senza essere soddisfatti e i prezzi corrono, pressando il tasso di inflazione, proprio mentre l’economia inizia a riprendersi.
Cosa significa la carenza nell’approvvigionamento per l’Europa?
Tegola sull’Europa: aziende senza materie prime
IHS Markit, che rileva il PMI, ha spiegato che è evidente in Europa “un disallineamento tra domanda e offerta” a causa della lentezza nelle forniture di materie prime per le aziende europee.
Le difficoltà di trasporto, in particolare quello marittimo, sono tra le ragioni principali dei ritardi.
L’indicatore dell’attività manifatturiera è comunque salito a 62,9 in aprile, il valore più alto nei 24 anni di storia dell’indagine, sebbene leggermente al di sotto di una stima precedente.
Le aziende, però, hanno riportato costi più elevati per prodotti chimici, metalli e plastica e hanno ridotto le scorte per rispondere alle esigenze.
Chris Williamson, capo economista aziendale di IHS Markit, ha così sintetizzato la situazione:
“La produzione della zona euro è in forte espansione...La conseguenza della domanda che precede l’offerta è l’aumento dei prezzi praticati dai produttori, che ora stanno crescendo al tasso più veloce mai registrato dal sondaggio”
E questo rappresenta un problema i termini inflazionistici. Gli aumenti dell’occupazione e degli investimenti in macchinari e attrezzature segnalati nel sondaggio possono aiutare le aziende a superare i vincoli di capacità.
L’offerta e la domanda hanno margini di allineamento, con allentamento della pressione sui prezzi. Ma tutto questo richiederà tempo. Intanto, l’espansione in Europa è minacciata dai ritardi nell’approvvigionamento.
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