FCA sta per ripartire: occhi puntati sulla prossima settimana

Anna Maria Ciardullo

22/04/2020

FCA finalmente verso la riapertura, l’azienda rimette in moto i primi stabilimenti

FCA sta per ripartire: occhi puntati sulla prossima settimana

FCA va ufficialmente verso la riapertura. I primi stabilimenti saranno fuori dal lockdown a partire da lunedì prossimo, 27 aprile, una settimana prima rispetto alla data annunciata dal Premier Conte.

Come previsto dagli accordi con i sindacati metalmeccanici raggiunti nelle scorse settimane, la priorità sarà data alla formazione dei dipendenti sulle nuove procedure di sicurezza anti-coronavirus, alle quali seguiranno rigorosi controlli, in attesa di indicazioni chiare e uniformi sulla Fase 2 da parte del governo.

Le misure concordate per la ripresa includono, tra le altre cose, fornitura e obbligo di mascherina, rilevazione della temperatura corporea all’ingresso in azienda, mantenimento della distanza di sicurezza, sanificazione degli ambienti e procedure studiate per scongiurare assembramenti negli spogliatoi o nelle pause. Saranno discussi con le istituzioni locali anche i termini per i trasporti pubblici in sicurezza da e verso gli stabilimenti.

FCA verso la riapertura: cosa riparte il 27 aprile

La ripresa produttiva di FCA coinvolgerà circa 5 mila lavoratori diretti ma sarà portata avanti in modo graduale. La fabbricazione riprenderà a partire da lunedì prossimo nello stabilimento abbruzzese Sevel per i Ducato, insieme ad alcuni reparti connessi per la logistica a Nola e per la componentistica a Melfi, Pomigliano, Termoli e Mirafiori.

In quest’ultimo complesso si realizzeranno le pre-serie della Fiat 500 elettrica, come previsto dai progetti di ricerca già autorizzati.

“È una buona notizia perché è la prova che FCA continua a lavorare ai lanci di prodotto che aveva annunciato prima dell’emergenza”

ha commentato Gianluca Ficco, segretario nazionale UILM.

Questo è quanto annunciato da FCA ai sindacati metalmeccanici. L’azienda seguirà la strada della autorizzazione prefettizia per l’emergenza coronavirus, informando il governo.

La ripresa del 27 aprile è ancora parziale, ma rappresenta un segnale importante per il sistema produttivo di una delle aziende simbolo dell’economia italiana, che rimetterà finalmente in moto una parte dell’indotto automotive.

Soprattutto dopo la stangata sul mercato, che ha visto calare le nuove immatricolazioni europee di Fiat Chrysler Automobiles del 74,4% e che ha investito violentemente tutto il comparto autombilistico europeo.

La Fase 2 sta di fatto partendo, con richieste di autorizzazione ai prefetti sempre più numerose, ha spiegato ancora Gianluca Ficco di UILM, che ha posto nuovamente l’accento sulla priorità che tutto avvenga in modo graduale e soprattutto in piena sicurezza, sia all’interno dei luoghi di lavoro sia nell’ambiente circostante.

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