Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto in rialzo le stime di crescita del PIL mondiale. C’è più fiducia nella ripresa. Ma l’allarme disuguaglianza preoccupa ancora molto.
FMI: nuove e incoraggianti stime sulla crescita nel 2021.
L’organizzazione ha aggiornato il World Economic Outlook, mettendo in evidenza segnali positivi come il lancio dei vaccini, le politiche di sostegno fiscale dei Governi e la robusta politica di rilancio economico degli USA (con piani di spesa pubblica ingenti).
Tuttavia, le sfide da vincere a livello mondiale sono ancora molte: prima fra tutte quella della disuguaglianza, sempre più marcata tra Paesi sviluppati e Stati poveri. Oltre che tra categorie sociali, con le donne penalizzate.
Colmare il divario nella ripresa economica, e nella distribuzione dei vaccini, sarà cruciale per il mondo. Nel dettaglio, le nuove - migliorate - stime FMI.
FMI: PIL 2021 +6%, come migliorano le stime
Il Fondo Monetario Internazionale si aspetta una ripresa economica più forte nel 2021 con l’avvio del lancio del vaccino, ma avverte di “sfide scoraggianti” dati i diversi tassi di somministrazione di iniezioni in tutto il mondo.
Nel dettaglio, l’organizzazione ha dichiarato che l’economia mondiale crescerà del 6% nel 2021, rispetto al 5,5% previsto a gennaio.
Il PIL globale per il 2022 è visto aumentare del 4,4%, superiore a una stima precedente del 4,2%.
La contrazione per il 2020 è 1,1% in meno rispetto alle proiezioni di ottobre considerando i risultati di crescita superiori alle attese nella seconda metà dell’anno per la maggior parte delle regioni, dopo che i blocchi sono stati allentati.
Le proiezioni per il 2021 e il 2022 sono di 0,8 % e 0,2% più forti rispetto al WEO di ottobre 2020, riflettendo il sostegno fiscale aggiuntivo in alcune grandi economie e il previsto recupero alimentato dal vaccino nel secondo metà dell’anno.
Grazie a interventi politici senza precedenti, è probabile che la recessione da Covid lascerà cicatrici più piccole rispetto alla crisi finanziaria globale del 2008.
Tuttavia, le economie dei mercati emergenti e a basso reddito nei Paesi in via di sviluppo sono state colpiti più duramente e dovrebbero subire perdite più significative a medio termine.
L’allarme è la disuguaglianza
Bene vaccini e politiche di sostegno. Tuttavia, il grande rischio in questo delicato momento di rilancio è la crescente divergenza tra Stati e classi sociali.
Il FMI ha evidenziato che:
“I giovani, le donne, i lavoratori con un livello di istruzione relativamente inferiore e gli occupati informali sono stati colpiti più duramente. È probabile che la disparità di reddito aumenti in modo significativo a causa della pandemia. Si stima che quasi 95 milioni di persone in più siano scese al di sotto della soglia di estrema povertà nel 2020 rispetto alle proiezioni pre-pandemiche. Inoltre, le perdite di apprendimento sono state più gravi nei soggetti a basso reddito e nei Paesi in via di sviluppo...la disuguale battuta d’arresto della scuola potrebbero amplificare ulteriormente la disuguaglianza nel reddito.”
Il Fondo Monetario Internazionale ha quindi messo in guardia sulla necessità di cooperare per l’accesso equo ai vaccini, colmando divari che rischiano di esplodere.
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