Soros ha criticato Facebook per interessi finanziari? Svelata indagine interna su possibile short del finanziere
La lotta tra George Soros e Facebook si arricchisce di dettagli.
Secondo quanto emerso durante il fine settimana, la Coo nonché numero due del social, Sheryl Sandberg, avrebbe chiesto al suo staff di indagare sul comportamento dello speculatore che nel 1992 fece uscire sia la lira italiana che la sterlina inglese dal sistema monetario europeo.
La citata indagine sarebbe stata poi affidata a Definers, un’agenzia di pubbliche relazioni finita nel mirino per aver utilizzato tecniche propagandistiche volte a screditare i detrattori del social network, George Soros compreso.
Soros contro Facebook: l’accaduto
Durante l’ultimo World Economic Forum di Davos George Soros non ha utilizzato mezzi termini definendo Facebook una vera e propria minaccia. Campagne di disinformazione contro la Russia, scarso controllo della piattaforma e conseguente proliferazione di discorsi di incitamento all’odio: queste le accuse principalmente rivolte al social di Zuckerberg.
I toni critici utilizzati dallo speculatore, però, hanno sollevato diversi dubbi nella Sandberg, che ha scelto di indagare per capire se le parole del miliardario fossero dovute a interessi finanziari.
In altre parole, e secondo l’accusa, George Soros avrebbe iniziato a criticare Facebook dopo essere andato short sul social, dunque con l’obiettivo di monetizzare dalle proprie scommesse al ribasso sull’azienda. Ad oggi, però, poco o nulla è emerso in merito a quelle indagini.
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